Salute
FUMO: DANNI ANCHE A MUSCOLI E OSSA Non solo cuore e polmoni. Anche l’apparato muscolo-scheletrico risente dei danni da sigaretta. La Siot ha elaborato un decalogo di Marco Modugno
S
e condo una ricerca condotta dall’Istituto Ixè, per conto della SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), l’89% degli specialisti Ortopedici, conferma che il fumo provoca gravi danni anche al sistema muscolo-scheletrico. Sappiamo che rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, respiratorie e oncologie. Negli ultimi anni sono aumentate le campagne di sensibilizzazione per invitare i consumatori a smettere di fumare, ridurre questa cattiva abitudine o trovare delle strategie alternative al consumo quotidiano di tabacco e sigarette, tutte attività considerate fondamentali anche per salvaguardare la salute di muscoli e ossa e del sistema muscolo-scheletrico in generale. Stando ai dati che vengono forniti da Ixè, solamente il 61% dei cittadini maggiorenni conosce questo effetto negativo del fumo, percentuale che sale di un solo punto percentuale andando ad intervistare i pazienti ortopedici (il 62%) e al 64% tra i fumatori. L’indagine, condotta parallelamente su un campione di oltre 800 cittadini maggiorenni, sia fumatori che non, su circa 350 medici specialisti ortopedici e su un campione di circa 100 pazienti ortopedici, fa emergere che le maggiori conseguenze sull’apparato musco-
30 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
lo-scheletrico derivanti dal fumo conosciute dai cittadini sono la degenerazione delle cartilagini, un più alto rischio di infezioni in caso di interventi chirurgici, ed un recupero più lungo in caso di fratture, lesione ai tendini. Dato ancora più allarmante è che il 61% dei cittadini è consapevole che il fumo provoca un maggior rischio di osteoporosi, con conseguente aumento del numero di fratture. Inoltre, il fumo ha anche la sua incidenza sul processo di guarigione delle patologie muscolo-scheletriche e degli interventi chirurgici. A confermare questo dato sono il 92% degli ortopedici intervistati, ma dato preoccupante è che solo il 57% dei cittadini ha confermato di essere stato messo a conoscenza di ciò. Consapevolezza che migliora, tra i pazienti fumatori (59%) e tra i pazienti ortopedici (61%). Si è visto che solamente nel 33% dei casi, il consenso informato che gli specialisti presentano ai pazienti tratta di queste complicanze, il 63% dei pazienti afferma di aver ricevuto domande sulle proprie eventuali abitudini da fumo in sede di colloquio, mentre c’è un buon 23% che sostiene di non averne ricevuto alcun tipo d’informazione in merito. “Nel corso dell’indagine” - spiega Margherita Sartorio Mengotti, AD dell’Istituto Ixé – “abbiamo riscontrato che la maggior parte dei cittadini maggiorenni è consapevole che il fumo può provo-