Ambiente
LA VALLE DEI DINOSAURI IN PUGLIA Scoperta nel 1999, la paleosuperficie di Cava Pontrelli ad Altamura (Bari) ha bisogno di tutela e manutenzione. A rischio trentamila impronte di Rino Dazzo
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oveva diventare una discarica, si è rivelato uno dei più estesi giacimenti di impronte fossili di dinosauri al mondo. Per certi versi è un unicum, perché in nessun’altra parte della Terra tante orme dei giganti della preistoria – più di trentamila – sono collocate in una superficie piana, come in un’ideale passeggiata che dal Cretacico superiore (82-68 milioni di anni fa) arriva fino ai giorni nostri.
56 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
Cava Pontrelli è uno dei tesori di Altamura (Bari), un patrimonio da valorizzare e da difendere. Se non protette da una manutenzione costante, infatti, quelle orme che hanno resistito per milioni di anni potrebbero danneggiarsi in un tempo decisamente più breve. Le orme rinvenute a Cava Pontrelli, in quella che è stata ribattezzata come la “Valle dei dinosauri”, appartengono a un centinaio di bipedi e quadrupedi alti dai tre ai dieci metri. Cinque le famiglie riconoscibili dal tipo di impronte, tutte erbivore: Anchilosauri, Sauropodi, Ornitischi, Iguanodontidi e Ceratopsidi. Ci sono tuttora dei dubbi relativi alla possibile presenza di una famiglia di dinosauri onnivori. Lo stato delle impronte è piuttosto vario. In alcune è possibile scorgere precisi dettagli relativi alle pieghe della pelle e alle unghie degli animali (alcuni avevano tre dita, altri cinque), altre invece sono meno dettagliate. Nella loro passeggiata, i dinosauri si stavano spostando in una piana di marea, una zona di passaggio tra continente europeo e africano, con un clima e un paesaggio simili a quelli delle lagune tropicali come le attuali Bahamas. Le impronte sono state impresse sincronicamente sul fango e la loro scoperta, insieme a quelle di altri importanti giacimenti poco distanti, ha rivoluzionato le teorie sulla storia geologica dell’intera Puglia. La presenza di animali così grandi fa infatti supporre che il territorio non fosse sommerso dalle acque e che ci fosse una connessione diretta con i due continenti allora emersi. La storia recente della “Valle dei dinosauri” è iniziata il 10 maggio1999 quando due geologi marini dell’Università di Ancona, Massimo Sarti