Il Giornale dei Biologi - N. 2 - Febbraio 2021

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Ambiente

N

ell’ambito del Green Deal europeo, nel settembre 2020 la Commissione europea ha proposto di elevare l’obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030, compresi emissioni e assorbimenti, ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. Per raggiungere quest’obiettivo, è necessario adottare misure per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento degli edifici e rilanciare il mercato delle caldaie da energie rinnovabili. Questo è quello che sostiene l’ultimo report delle organizzazioni impegnate nella campagna di sensibilizzazione e informazione sulle nuove normative europee in materia di efficienza energetica, #Coolproducts. I partner italiani sono Legambiente e Kyoto Club, che a partire dallo scorso autunno hanno inaugurato il progetto “Per la decarbonizzazione: efficienza energetica e riscaldamento negli edifici in Italia”. Secondo il documento, per raggiungere questi target sarà necessario agire su due fronti. In primo luogo, servirà introdurre una nuova e più ambiziosa etichetta energetica per le caldaie già a partire dal 2023, in modo da spingere il mercato verso le fonti green. In secondo luogo, tale provvedimento andrebbe abbinato con una progressiva messa al bando di riscaldamenti inquinanti e fossili. Secondo i dati ufficiali della campagna, il 28% dell’energia totale consumata nell’UE viene utilizzata dai per riscaldare gli ambienti, mentre più del 75% dell’energia prodotta per il riscaldamento degli edifici privati residenziali proviene attualmente da gas, petrolio e carbone. Di conseguenza, le emissioni prodotte da questo settore sono circa il 12% delle emissioni totali. La campagna, inoltre, sostiene come l’idrogeno non sia la scelta più pertinente per decarbonizzare l’intero settore. Alcuni studi hanno già dimostrato che solo meno del 10% del fabbisogno termico potrebbe essere soddisfatto da metano verde. L’idrogeno prodotto da rinnovabili sarà limitato

© Alexander Raths/shutterstock.com

LEGAMBIENTE: DECARBONIZZARE CALDAIE E RISCALDAMENTI La campagna #Coolproducts con Kyoto Club: c’è bisogno di adottare nuove etichette energetiche e target più ambiziosi già a partire dal 2023

e molto costoso, per questo dovrebbe essere usato per decarbonizzare altri settori che attualmente non hanno alternative (ad esempio industrie ad alta intensità o il trasporto marittimo e aereo). Viceversa, bisognerà puntare su pompe di calore, teleriscaldamento e ristrutturazione completa degli edifici. «Per avviare e portare a termine la transizione energetica del settore sarà fondamentale aprire un dibattito con associazioni, imprese e stakeholders nazionali su questo tema per arrivare ad una sintesi circa il potenziamento delle misure di elettrificazione di caldaie e scaldabagni ed emendare il PNIEC in

modo che sia in linea con i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030», dichiarano il Vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini e il Direttore di Kyoto Club, Sergio Andreis. Entrambe le associazioni auspicano fortemente che il nuovo Ministero della Transizione Ecologica riesca a «conciliare le esigenze del settore industriale con le tematiche ambientali e climatiche, supportando le imprese del settore nella trasformazione industriale con il fine ultimo di far diventare il nostro Paese un’avanguardia mondiale di tecnologie di riscaldamento climate friendly». (F. F.) Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021

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