Ambiente
ENEA: METODO INNOVATIVO E LOW COST PER CONTROLLARE L’ARIA
Si chiama Air quality site suitability map e dà informazioni dettagliate sugli inquinanti atmosferici in città
S
ei in strada o seduto davanti al bar e vuoi conoscere la qualità dell’aria che respiri? Puoi saperlo subito grazie ad un sistema multisensore portatile. A Portici, comune alle porte di Napoli con una superficie di 4,54 km2 e una densità di popolazione di circa 13.000 abitanti / km2, i cittadini hanno potuto utilizzare anche passeggini, bici, scooter o zaini con MONICA (acronimo di MONItoraggio Cooperativo della qualità dell’Aria) per misurare i livelli di qualità dell’aria e conoscere la loro esposizione grazie ad un’apposita applicazione su smartphone e tablet. I dati “immediati” sulla qualità dell’aria vengono integrati con quelli delle centraline fisse dell’ARPAC, (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania) permettendo la creazione di mappe molto precise per supportare la pubblica amministrazione nelle proprie scelte sulla mobilità. La qualità dell’aria a Portici è influenzata dagli inquinanti atmosferici trasportati dalle centrali elettriche, dal traffico, da alcune industrie locali (stampa, tessile, chimica, pasta, legno e abbigliamento), da attività alimentari (ad esempio ristoranti e pizzerie) e da fonti naturali specifiche
66 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
come i vulcani attivi. È nata così negli anni la Air quality site suitability map, una piantina con informazioni dettagliate raccolte grazie ad una rete di centraline a basso costo, sia fisse sia mobili. Oltre ai residenti nel comune napoletano, il lavoro è frutto di una collaborazione tra i ricercatori del Centro ENEA di Portici e l’Università di Napoli “Federico II” nell’ambito del “Progetto Air-Heritage” finanziato con 4,1 milioni di euro dal terzo bando europeo Urban Innovative Actions. La ricerca è stata scelta come storia di copertina dal mensile internazionale “Atmosphere” (https://www.mdpi.com/2073-4433/11/11), una bella soddisfazione per Grazia Fattoruso, ricercatrice Enea che ha coordinato il lavoro: «La rete di monitoraggio sviluppata e testata a Portici è composta da dispositivi sensoriali mobili e stazioni fisse in grado di creare una mappatura ad alta risoluzione spazio temporale degli inquinanti in un ambiente complesso come quello urbano. I dispositivi mobili sono i sensori a basso costo ‘annusa-smog’ portatili MONICA, che abbiamo sviluppato nei nostri laboratori di Portici e sono utilizzati dai cittadini in giro per la città. Le centraline fisse sono commerciali, ma a basso costo.