Scienze
Il ruolo delle diete LCD nella remissione del diabete Studio internazionale di revisione sul ruolo dei regimi alimentari con basso apporto di carboidrati per periodi brevi
U
na ricerca internazionale [1] ha studiato l’efficacia di una dieta a basso contenuto di carboidrati nei pazienti con diabete di tipo 2. I primi risultati, seppur da approfondire a detta degli stessi autori, suggeriscono che questo regime alimentare porti a una remissione del diabete di tipo 2 nel breve periodo. Lo studio di Joshua Z. Goldenberg, Andrew Day, Grant D. Brinkworth, Junko Sato, Satoru Yamada, Tommy Jönsson e altri, pubblicato su BMJ, è stato sviluppato da un team di ricercatori afferenti a università e istituti dislocati tra Stati Uniti, Australia, Canada, Svezia e Giappone. L’obiettivo di partenza del lavoro era determinare l’efficacia e la sicurezza delle diete a basso contenuto di carboidrati (LCD, Low Calories Diet) e delle diete a contenuto di carboidrati molto basso (VLCD, Very Low Calories Diet) per le persone con diabete di tipo 2. Lo studio ha preso in considerazione 23 studi precedenti per una popolazione complessiva osservata di 1.357 partecipanti, che sono stati sottoposti a un lavoro di revisione e analisi. Sono state ammessi alla ricerca gli studi che avevano considerato “a basso contenuto di carboidrati” le diete che prevedevano meno di 130 g di carboidrati al giorno o meno del 26% dell’apporto di una dieta da 2.000 kcal giornaliera. Per diete “a contenuto molto basso di carboidrati” si intendeva, invece, un regime con meno del 10% di calorie proveniente dai carboidrati. Inoltre era necessario, perché gli studi venissero presi in considerazione, che questi regimi alimentari fossero stati seguiti per almeno 12 settimane da pazienti con diabete di tipo 2. Sono state incluse persone con o senza condizioni di patologia cardiovascolare, e sottoposte o meno a trattamento farmacologico del diabete. Per la selezione degli studi analizzati, inoltre, non era determinante che il regime alimentare LCD fosse accompagnato dall’esercizio fisico o da un supporto di tipo comportamentale, come la frequentazione di gruppi di sostegno. La ricerca di Goldenberg e colleghi ha avuto come esito primario la verifica della remissione del diabete (attestato sui
92 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
valori HbA1c meno del 6,5% o glucosio a digiuno inferiore a 7 mmol/L, con o senza l’uso di farmaci per il diabete). Ulteriori outcome primari erano perdita di peso, il valore HbA1c, glicemia a digiuno e la verifica di eventuali eventi avversi. Gli esiti secondari erano la qualità della vita correlata alla salute, la riduzione dell’assunzione di farmaci e dati di laboratorio biochimici tra cui colesterolo totale, colesterolo delle lipoproteine a bassa densità, trigliceridi, marcatori dell’infiammazione (C proteina reattiva). Secondo il lavoro di Goldenberg e colleghi, dopo sei mesi, rispetto alle diete usate come controllo, nei 23 studi esaminati le diete LCD hanno raggiunto tassi più elevati di remissione del diabete. Una dimensione minore dell’effetto si è, invece, verificata quando è stata utilizzata una definizione di remissione con il valore dell’HbA1c minore di 6,5% anche in assenza di farmaci. Una valutazione collaterale ha riguardato i pazienti che facevano uso di insulina: in questi casi la remissione con diete LCD è notevolmente diminuita. Le valutazioni a 12 mesi, invece, hanno fornito dati deboli sulla remissione, che variavano da un effetto limitato a un semplice aumento del rischio di diabete. I valori della sensibilità all’insulina si sono rivelati importanti a sei mesi, ma sono calati a 12 mesi. In tutti gli studi analizzati, i partecipanti non avevano segnalato differenze significative nella qualità della vita a sei mesi, ma avevano indicato un peggioramento clinicamente importante della qualità della vita e del colesterolo delle lipoproteine a bassa densità dopo 12 mesi. In sostanza il risultato principale del lavoro di revisione suggerisce che i pazienti che aderiscono a un regime alimentare LCD per sei mesi possono sperimentare la remissione del diabete senza conseguenze negative. L’interesse di un simile lavoro sta nel contesto sanitario generale in cui si inserisce. Il diabete è una condizione diffusa e dal pesante impatto globale in termini di costi sanitari e sociali. Nel mondo il numero di persone con diabete mellito è quadruplicato negli ultimi tre decenni: questa patologia è la nona causa principale di morte a livello globale [2]. Si