AMBIENTE
I PATRIARCHI VERDI DEL NOSTRO PAESE
Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha pubblicato un elenco di oltre 3300 alberi monumentali
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iportano alla memoria miti, leggende, storie di luoghi e di popoli, profumano, suonano col vento, cantano con gli uccelli e gli insetti, hanno forme particolari. Segnano e segnalano, soprattutto, il nostro tempo che passa, cambiando secondo il ritmo circolare delle stagioni. In Italia, per il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, sono oltre 3.300 gli alberi censiti nell’elenco di quelli monumentali, accessibile, con una semplice richiesta, in formato Shapefile o Excel. Importabile nei più comuni programmi Gis (Geographic Information System), il file permette di visualizzare la loro distribuzione sul territorio italiano, assicurando un costante aggiornamento da parte della Direzione generale foreste del ministero, grazie alla collaborazione di Regioni, Province autonome e Comuni. Il nostro piccolo tour da Nord a Sud comincia con “S’Ozzastru”, cioè l’olivastro, quello precisamente di San Baltolu di Luras vicino al lago Liscia, in provincia di Sassari. Per molti sarebbe l’albero più
46 Il Giornale dei Biologi | Maggio 2020
antico d’Italia: supera i quattromila anni sia stata amata da alcuni dei cento cavalieri e ancora oggi ospita sotto i suoi rami nu- del suo seguito, che con lei avevano trovato merose pecore al pascolo. Le sue misure rifugio nel tronco. Risalendo lo Stivale, segnaliamo l’abete sono: altezza 14 metri e circonferenza della chioma 23 m. Il tronco, che ne misura bianco di Malga Fassole ad Avio (Tn). Ha circa 12, presenta nodi e piccole cavità, una caratteristica particolare: il portamencome deve avere un vero patriarca della to del fusto che, anziché essere dritto come di norma si presenta nell’abete bianco, si natura che si rispetti. Un altro pezzo da novanta è il famo- divide a circa due metri di altezza in otto sissimo Castagno dei cento cavalli, un al- grosse branche formando una specie di enorme candelabro. bero di castagno Il nome attribuitogli plurimillenario, nel Parco dell’Etna in L’iniziativa è stata promossa è “patriarca del monte Baldo”. Il legno territorio del comune in occassione della morto in alcune parti di Sant’Alfio (Ct) nel cui stemma civico è ricorrenza della “Giornata ospita molti insetti e funghi che lì trovano raffigurato. Misura Mondiale della Terra” i loro habitat ideacirca 22 m di circonli. Una chioma così ferenza del tronco, ampia e articolata, per 22 m d’altezza. Nel 2006 l’Unesco l’ha dichiarato Monu- inoltre, fornisce possibilità di rifugio a numento messaggero di pace, ricordando le merose specie di vertebrati, dai micromamtante persone che nel tempo l’hanno ammi- miferi agli uccelli. rato e quel mito secondo cui, in una notte La sequoia gigante di Faè a Longatempestosa, una regina di nome Giovanna rone (Bl) mostra ai visitatori i segni della