INNOVAZIONE
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Un micro-orto a seimila km dalla Terra È italiano il progetto per coltivare verdure nello spazio
S
i chiama Greencube, è stato progettato da un team scienIl micro- orto Greencube, alloggiato in un ambiente pressutifico di studiosi italiani e sarà presente per la prima volta rizzato e confinato, sarà dotato di un sistema integrato di sensori a bordo di un mini satellite che verrà lanciato in orbita in hi- tech per il monitoraggio e controllo dei parametri ambientali, occasione del volo inaugurale del vettore ufficiale Vega- C della crescita e dello stato di salute delle piante e, sarà progettato dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Si tratta di un micro- orto a in modo da trasmettere a terra, in piena e totale autonomia, tutte 6mila Km dalla Terra destinato alla coltivazione di verdure fresche le informazioni acquisite, offrendo così la possibilità ai ricercaad uso e consumo delle future esplorazioni spaziali. tori di valutare la risposta delle piante alle condizioni di stress Il prototipo, alla cui realizzazione partecipano l’Enea, l’Uniestremo. versità Federico II di Napoli e l’Università Sapienza di Roma, nel Nardi ha concluso sottolineando che “Il confronto tra i riruolo di coordinatore e titolare di un accordo con l’Agenzia Spasultati degli esperimenti ottenuti nello spazio e a terra sarà deziale Italiana (ASI), misura 30x10x10 e si basa su colture idroponiterminante per la valutazione della crescita delle microverdure che a ciclo chiuso in grado di garantire, per i 20 giorni di sperimenin orbita e poterle utilizzare come alimento fresco ed altamente tazione, un ciclo completo di crescita di microverdure, selezionate nutriente nelle future missioni”. tra quelle più adatte a tollerare le condizioni Fabio Santoni, coordinatore del progetestreme extraterrestri. E’ un Cubesat 3U (tre to, ha evidenziato che: “Per quanto riguarda Si chiama Greencube unità da 10x10x10 cm). Dal 2003, anno in cui il contributo allo studio dell’Università la Saè stato messo in orbita il primo esemplare, pienza, Greencube si inserisce nello svilupe si basa su colture sono stati lanciati oltre 1200 Cubesat insieme po di una serie di nanosatelliti universitari, idroponiche a ciclo chiuso.Sarà messi a punto per soddisfare le crescenti nead altri nano- satelliti programmati. Luca Nardi, ricercatore del Laboratorio cessità di accesso rapido ed economico allo sperimentato per 20 giorni Biotecnologie Enea, ha dichiarato: “Il progetspazio da parte della comunità scientifica. to si inquadra nell’ambito della mission Enea Attualmente, il nostro laboratorio ha in orbidi trasferire, sia all’industria che alle pubbliche amministrazioni, i ta altri due satelliti e ne sta realizzando altri due nell’ambito di alrisultati della ricerca scientifica in un’ottica di sviluppo economico tre iniziative. La missione Greencube ci consentirà di sviluppare sostenibile, in questo caso attraverso competenze, infrastrutture ulteriormente le nostre capacità tecnologiche, permettendoci di e professionalità maturate nella coltivazione in ambienti chiusi e provare in orbita dei nuovi sistemi di acquisizione e comunicazioconfinati di ortaggi freschi per uso industriale e in ambienti estremi ne dati e un sistema di propulsione elettrica”. come lo spazio. Inoltre, il sistema di coltivazione in orbita consenIl satellite verrà realizzato in due sezioni: due unità saranno tirà di massimizzare l’efficienza sia in termini di volume che di condedicate al sistema di coltivazione e di controllo ambientale che, sumo di energia, aria, acqua e nutrienti e durante la missione verrà oltre alle microverdure e ai sensori, conterrà anche la soluzione affiancato da esperimenti di coltivazione a terra in apposite camere nutritiva e l’atmosfera necessaria; la seconda unità, invece, ospiper poter verificare gli effetti sulle piante oltre che delle radiazioni terà all’interno del “telaio” del satellite la piattaforma di gestione anche della bassa pressione e della microgravità”. e controllo del veicolo spaziale. (P. S.).
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Il Giornale dei Biologi | Maggio 2020