ECM Questo articolo dà la possibilità agli iscritti all’Ordine di acquisire 10 crediti ECM FAD attraverso l’area riservata del sito internet www.onb.it.
Rischio biologico da Covid-19 Conoscere i pericoli ai quali il lavoratore è esposto e poterli classificare in base alla pericolosità è il presupposto fondamentale per la “messa in sicurezza” dell’individuo e delle sue attività
di Giorgio Liguori* e Marco Guida**
G
li agenti biologici costituiscono una presenza imprescindibile e costante dell’ambiente nel quale viviamo tant’è che, secondo alcuni AA, “l’uomo è specie animale che vive immersa nei microrganismi”. Nel tempo, gli esseri umani hanno imparato a convivere con la maggior parte delle specie microbiche, e queste con lui, trovando diverse soluzioni di pacifica convivenza: indifferenza (vita libera), commensalismo, saprofitismo, simbiosi. Se si considera poi che obiettivo primario di tutti gli organismi viventi è l’evoluzione in termini di miglioramento e diffusione della specie sul pianeta, con garanzia di progenie fertili, risulta chiaro che la conflittualità tra specie, costituendo tutt’altro che un vantaggio ai fini della sopravvivenza, non facilita tale percorso evolutivo. L’uomo impara da subito, appena dopo la nascita, a convivere con il microcosmo (colonizzazione) ed a concordare alleanze (commensalismo e simbiosi mutualistiche) così che molte specie, batteriche, micotiche, protozoarie, diventano gli “alleati” più fedeli nel
Professore Ordinario di Igiene generale e applicata, Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. ** Professore Ordinario di Igiene generale e applicata, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”. *
90
Il Giornale dei Biologi | Maggio 2020
difenderlo dagli insulti infettivi provenienti dall’esterno. Se si considera la molteplicità e la varietà dei microrganismi oggi conosciuti, risulta evidente come le specie patogene ne costituiscano solo una piccola parte, veramente “poca cosa” rispetto a quante presenti sul pianeta. La patogenicità ed il parassitismo, soprattutto quello obbligato, rappresentano dunque uno svantaggio ai fini del progetto di evoluzione di ciascuna specie vivente. Queste semplici considerazioni rappresentano il presupposto con il quale è stato affrontato anche dal legislatore il problema dei rischi infettivi (rischio biologico) sui luoghi di vita e di lavoro. Conoscere i pericoli, in questo caso gli agenti patogeni ai quali il lavoratore è esposto, poterli classificare in base ad un gradiente di pericolosità (patogenicità, contagiosità, disponibilità di presidi farmacologici) e valutare il livello di esposizione (anche solo potenziale) rappresentano i presupposti fondamentali per l’implementazione delle strategie, misure ed azioni orientate alla “messa in sicurezza” del lavoratore e delle sue attività. Cos’è la sicurezza? La mission dell’Igiene è diffondere la cultura della “Salute” quale bene fondamentale da tutelare e mantenere il più a lungo possibile. Uno stato di benessere psico-fisico e sociale che può essere reso migliore anche attraverso l’eliminazione, se realizzabile, la riduzione ed il contenimento dei molteplici rischi per la salute. Qual è la differenza tra pericolo e rischio? Mentre per pericolo si definisce una caratteristica “intrinseca” di un agente fisico, chimico o biologico capace di arrecare danno