asfalti&bitumi
Andrea Pugliaro(1)
MIX-DESIGN
DELLE MISCELE BITUMINOSE ANALISI DELLE CURVE GRANULOMETRICHE E PROPORZIONAMENTO DEGLI AGGREGATI SECONDO IL METODO DI BAILEY PER LA CORRETTA IMPOSTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE VOLUMETRICA DELLE MISCELE L’aggregato in un campione di miscela bitumosa a seguito della prova di estrazione
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a progettazione delle miscele bituminose, confermata l’idoneità dei materiali costituenti disponibili, prevede, come noto, una fase iniziale di selezione e impostazione dei diversi parametri secondo valori target compresi entro intervalli (valori minimi/massimi) 1 generalmente specificati a livello di Norme tecniche contrattuali e documenti guida di riferimento (per esempio, MS-2 Asphalt Mix Design Methods/7th edition). In questa fase, è altrettanto noto che il proporzionamento degli aggregati disponibili, con le correzioni necessarie per l’ottenimento del volume desiderato di vuoti nella miscela rappresenta uno dei passaggi più importanti e complicati del processo di progettazione delle miscele. Sebbene la scelta della curva granulometrica compresa entro il fuso di riferimento richiesto sia di solito considerata un’arte essenzialmente basata sull’esperienza e il giudizio personale, nel presente articolo si vuole illustrare una procedura oggettiva volta alla definizione, in tempi rapidi, di una curva granulometrica affidabile che, oltre a rispettare le tolleranze previste, è tale da garantire il costante soddisfacimento dei requisiti di composizione volumetrica e durabilità attesi.
Tale procedura (metodo di Bailey per il proporzionamento degli aggregati 2 di cui al sito www.asphaltinstitute.org) rappresenta quindi un utile strumento a supporto delle specifiche contrattuali, in grado di semplificare l’attività di laboratorio, riducendo infine al minimo quel dispendioso processo basato su tentativi ed errori che - soprattutto nei cantieri di nuova installazione e/o dove il personale dell’impresa non ha, di fatto, un’esperienza tale da apporre efficacemente le correzioni necessarie - è spesso causa di ritardi inaccettabili.
ANALISI DELLE CURVE GRANULOMETRICHE E PROPORZIONAMENTO INIZIALE DEGLI AGGREGATI Al fine di garantire una adeguata lavorabilità degli impasti durante la costruzione 3 e una adeguata durabilità del materiale in opera, è necessario disporre di miscele bituminose (Figura 1) con valori di vuoti intergranulari (e di conseguenza bitume) superiori rispetto a quelli ottenibili mediante le curve granulometriche di massima densità 4. Pertanto, per ottenere un contenuto di vuoti intergranulari sufficiente, la granulo-
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Movimentazione, posa in opera e compattazione.
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Per evitare valori non conformi, e al fine quindi di rendere possibili le correzioni richieste a seguito dei risultati ottenuti dalle miscele di prova e/o durante la costruzione, è chiaro che tali parametri iniziali dovrebbero essere scelti in modo tale da ricadere al centro degli intervalli specificati.
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Questo metodo può essere utilizzato con qualsiasi procedura di mix design (Superpave, Marshall, Hveem).
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1. Nelle miscele bituminose, gli spazi esistenti tra le particelle di aggregato (vuoti intergranulari/porosità del solo aggregato) sono in parte occupati dal bitume (e la parte restante, generalmente intorno a valori di mix design pari a circa il 4%, è il volume occupato dai vuoti d’aria della miscela compattata)
STRADE & AUTOSTRADE 1-2019
Definito il diametro massimo delle miscele e le dimensioni dei setacci, le curve di massima densità presentano un assortimento granulometrico ottimale, in grado quindi di determinare il raggiungimento della condizione di massimo addensamento e, pertanto, del minore contenuto di spazi tra le particelle (vuoti intergranulari / VMA: Voids in Mineral Aggregate).
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