S&A 133 Gennaio-Febbraio 2019

Page 227

rassegne&notiziari

A cura di Giusy Palladino(1)

IL NOTIZIARIO

ASSOSEGNALETICA www.assosegnaletica.it - www.segnaleticatemporanea.it

ASSOSEGNALETICA - ASSOCIAZIONE ITALIANA SEGNALETICA STRADALE, FEDERATA ANIMA/CONFINDUSTRIA - HA SEMPRE MOLTE IDEE DA SVILUPPARE PER VIVERE DA PROTAGONISTA L’EVOLUZIONE DEL SETTORE E SOSTENERE LE ESIGENZE DEL COMPARTO NEI TAVOLI DECISIONALI. SEGUENDO GLI AGGIORNAMENTI SULL’ATTIVITÀ ASSOCIATIVA ATTRAVERSO QUESTE PAGINE E IL SITO ISTITUZIONALE, SCOPRIRETE QUANTO È IMPORTANTE E UTILE TALE OPERATO PER IL MERCATO E GLI UTENTI DELLA STRADA

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I SEGNALI STRADALI SULLE STRUTTURE DI SECONDO LIVELLO NON SONO UN OPTIONAL Il crollo del ponte Morandi avvenuto a Genova ha tragicamente posto l’accento sulla fatale fragilità delle infrastrutture italiane, dovuta ad una scarsa attenzione ai problemi di manutenzione. Il focalizzarsi dell’opinione pubblica sui tragici avvenimenti, e sulle presunte cause scatenanti, ha indotto proprietari e Concessionari di strade, oltre alla classe politica, a concentrarsi comprensibilmente - sul grave problema della manutenzione delle opere di primo livello come: ponti, viadotti, sottopassi, gallerie ecc.. Questa attenzione, seppur ampiamente motivata dall’enorme impatto emotivo della tragedia, ha però ottenuto lo spiacevole effetto di far passare in secondo piano alcuni preoccupanti crolli di infrastrutture di secondo livello. In particolare, in pochi mesi sono caduti su carreggiate stradali aperte al traffico ben tre portali sovrapassanti di diverse tonnellate, rispettivamente sul ponte della Libertà di Venezia il 18 Febbraio 2018, sulla strada a scorrimento veloce FI-PI-LI il 22 Agosto 2018 e, infine, sulla strada Nola-Villa Literno il 25 Settembre 2018 senza suscitare alcuna riflessione sull’effettivo stato di manutenzione di tali infrastrutture. I motivi di questi crolli si possono ricondurre a due cause differenti: la prima, inerente al portale di Venezia, è da ricercarsi nella corrosione dei tirafondi posti alla base del portale, che fungono da collegamento tra la fondazione in calcestruzzo armato e la struttura in acciaio. Questi tirafondi appaiono visibilmente assottigliati dalla ruggine perché non adeguatamente protetti

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www.stradeeautostrade.it

dagli agenti esterni quali: salsedine, cloruri, inquinamento ecc.. La seconda causa appare ben più subdola, in quanto va ricercata nell’affaticamento delle saldature, che sono notoriamente i punti critici di tali manufatti. Se per la prima, la ricerca del problema e i relativi rimedi appaiono di semplice soluzione (basta un attento monitoraggio e un’adeguata protezione dei tirafondi), per la seconda il problema si complica, in quanto il concetto di fatica, fenomeno noto ed ampiamente considerato nell’ambito degli organi meccanici, (come alberi motore, pistoni, bielle, ecc.), è stato del tutto trascurato nel campo delle strutture civili. Eppure gli effetti possono essere deleteri, soprattutto se combinati a caratteristiche costruttive e manutentive errate: brusche variazione di forme, discontinuità strutturali, saldature, ossidazione. In particolar modo la corrosione e la fatica, combinate, amplificano le conseguenze di una rispetto all’altra: la corrosione rimuove scaglie di materiale e genera microcricche diffuse, che progrediscono a causa della fatica; la fatica scopre ulteriormente materiale vergine, che si corrode e si distacca in scaglie; questo processo perverso, protratto per milioni di cicli, può portare al crollo della struttura stessa, come del resto si è verificato per quelle della FI-PI-LI e della Nola-Villa Literno. È pertanto necessario agire al più presto - con un controllo sistematico di tali strutture - per determinarne l’effettivo stato di usura e quindi poter prevenire i pericoli che incombono letteralmente sulla testa degli utenti della strada. La rimozione preventiva dei portali sulla FI-PI-LI può solo essere una soluzione provvisoria e temporanea in quanto si tolgono segnali utili alla circolazione, aumentando conseguentemente i rischi. ASSOSEGNALETICA auspica che a breve venga ripristinata la segnaletica prevista, con la sostituzione di quella rimossa ed avviata una campagna conoscitiva in tutta Italia di queste strutture. Non aspettiamo l’ennesima tragedia annunciata. Si ringrazia per questo contributo il Consigliere di ASSOSEGNALETICA Marino Mazzoli. n 2.

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Association Manager di Assosegnaletica

1-2019 STRADE & AUTOSTRADE

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