gallerie&tunnelling
Eugenio A. Merzagora
MADEIRA,
IL PARADISO DEL TUNNELLING SULL’ISOLA PORTOGHESE, CHE HA UNA SUPERFICIE DI MENO DI 1/10 DELLA CORSICA, SONO STATE REALIZZATE 180 GALLERIE - DI CUI DIECI CON LUNGHEZZE SUPERIORI A 2 KM PER UN’ESTESA TOTALE DI OLTRE 100 KM
Il tunnel Ponta do Sol-Madalena do Mar (2.682 m) sulla VE3
M
adeira è la principale isola dell’omonimo arcipelago, regione autonoma portoghese situata nell’Oceano Atlantico a Nord delle Isole Canarie. È conosciuta come il paese dell’eterna primavera: lambita dalla Corrente del Golfo, ha temperature che oscillano tra i 16 e i 25 °C nel corso dell’anno e il clima favorisce la crescita di fiori e frutti tropicali oltre che dei vigneti, da cui si ricava l’omonimo celebre vino. Un tempo era ricoperta di foreste (Ilha da Madeira è traducibile infatti come “Isola del legno”) e i boschi di laurisilva, nella parte settentrionale, sono oggi patrimonio dell’UNESCO.
L’isola è però conosciuta anche dal punto di vista ingegneristico, specialmente per il suo aeroporto e i suoi tunnel. Per il primo, intitolato al calciatore Cristiano Ronaldo - nativo di Madeira - dopo gli Europei di calcio del 2016, a seguito di diversi incidenti dovuti alla brevità della pista (1.600 e poi 1.760 m) e ai venti, si rese necessaria una ristrutturazione che iniziò nel 1996. La pista, larga 180 m, venne prolungata di 1.020 m nell’unico modo possibile: costruendo un viadotto a 57 m sul mare sorretto da 186 pile di 3 m di diametro. Quest’opera, che risulta essere il più lungo viadotto dell’isola, ha portato la lunghezza della pista fino a 2.781 m, ed è stata completata il 15 Settembre del 2000. Per quanto riguarda i tunnel, invece, Madeira è nota per avere 1/6 dell’intera rete stradale che si sviluppa in galleria.
LA SFIDA VIABILISTICA
1. La VR1 sotto il prolungamento della pista dell’aeroporto Cristiano Ronaldo
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STRADE & AUTOSTRADE 1-2019
Madeira ha una superficie di 781 km2, una larghezza massima di 57 km e una lunghezza che arriva a 22 km. Nel mezzo, un’orografia molto accidentata - caratterizzata da vette che superano i 1.800 m di altezza, valli profonde e pendii ripidi - che ha da sempre costituito una barriera alla mobilità, rendendo difficile la circolazione di persone e merci tra i vari punti dell’isola: i collegamenti tra la parte meridionale e quella settentrionale avvenivano infatti via mare.
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