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Ufficio Comunicazione di GCF Generale Costruzioni Ferroviarie SpA
RABAT AGDAL, UNA STAZIONE PER LA MODERNITÀ GCF IN FESTA IN MAROCCO PER L’ALTA VELOCITÀ
È
avvenuta l’inaugurazione ufficiale della stazione di Rabat Agdal. Sua Maestà Mohammed VI, Re del Marocco, contestualmente al varo del primo treno ad Alta Velocità del continente africano, ha voluto celebrare formalmente e in prima persona la sfolgorante stazione ferroviaria della Capitale marocchina, invitando all’evento le Imprese scelte da ONCF (Ferrovie del Marocco) per l’esecuzione dell’opera: l’Impresa marocchina TGCC per le opere civili e la Generale Costruzione Ferroviarie per l’intero ventaglio delle opere tecnologiche.
UN PAESE AL PASSO CON L’ALTA VELOCITÀ
“Un privilegio e un grande motivo di orgoglio - commenta per GCF il Direttore dei Lavori, Ing. Maurizio Simeone - oltre che di massima soddisfazione per aver contribuito a realizzare un progetto che per il Marocco ha una valenza centrale”. La cerimonia di inaugurazione ha fatto seguito al varo della linea Alta Velocità Tangeri-Kenitra - a cui ha presenziato il Presidente francese Emmanuel Macron -, la prima dell’intero continente africano. Un investimento di 2 miliardi di Euro, finanziato per il 50% dalla Francia, per una linea a doppio binario sulla quale il super-treno Al Boraq (dal nome del destriero mitico della tradizione islamica) ha già segnato il record continentale di 357 km/ora. La stazione di Rabat Agdal è stata concepita fin dalle prime fasi progettuali come il fulcro, anche simbolico, dell’intero progetto di modernizzazione del Paese: un piano di circa 6,5 miliardi di Euro totalmente incardinato sull’Alta Velocità. Non a caso è stata scelta dal Sovrano per la cerimonia inaugurale non solo della stazione stessa ma dell’intero piano di sviluppo ferroviario. Come ha rimarcato a Giornalisti e Media Mohamed Rabie Khlie, Direttore Generale dell’Office Na1. I primi lavori sul piazzale lato Sud della stazione di Rabat Agdal, a inizio 2017 tional des Chemins de Fer (ONCF) - Ge-
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STRADE & AUTOSTRADE 1-2019
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