Nel Mar Egeo
La società
Ogni città-palazzo era governata da un re, considerato un discendente degli dèi. Il re, affiancato dai funzionari di corte e dai sacerdoti, aveva potere assoluto e nessuno poteva opporsi al suo volere. Artigiani e mercanti godevano di grande considerazione, mentre agricoltori e allevatori avevano minori diritti. Anche a Creta esisteva la schiavitù: gli schiavi provenivano da Paesi con i quali i Cretesi avevano scambi commerciali o erano persone che non erano state in grado di pagare i propri debiti. Servitori a un banchetto. Affresco del palazzo di Cnosso.
Il ruolo delle donne Caratteristica di questa civiltà è l’importanza che i Cretesi attribuivano alle donne, a differenza delle altre civiltà del Mediterraneo. Negli affreschi rinvenuti nel palazzo di Cnosso le donne sono rappresentate mentre si esibiscono in gare di salto insieme a giovani uomini, partecipano a battute di caccia e svolgono la funzione di sacerdotesse celebrando le cerimonie religiose. Le donne raffigurate indossano abiti eleganti e sfoggiano acconciature e gioielli molto elaborati.
La scrittura
Gli archeologi hanno ritrovato molte tavolette d’argilla con i segni della scrittura usata dai Cretesi, che non è ancora stata decifrata. Si sa che intorno al 1700 a.C. a Creta si diffuse un tipo di scrittura che gli storici hanno chiamato Lineare A. Era usata per registrare i prodotti ed era composta da circa 90 segni stilizzati, separati tra loro da punti e lineette, che si ripetono come i segni alfabetici. ■
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STORIA
Nel 1908, nel palazzo di Festo venne scoperto un disco di terracotta ricoperto su entrambi i lati da segni in Lineare A disposti a spirale. I segni sono stati impressi con degli stampi. Quaderno pp. 163-164