unilaterale, esercitata da un individuo su un altro individuo; mentre la formazione culturale implica un rapporto libero tra le persone. [...] la formazione culturale è libera”100. Il rapporto con l’alterità non è espressione di sottomissione violenta di una cultura rispetto ad un altra, piuttosto, come scandito dallo stesso Gandhi, una continua ricerca di riduzione della diversità. Uno spazio, quindi, entro cui far incontrare le diverse realtà umane, tutte reciprocamente predisposte all’accettazione e alla cooperazione attiva. È difficile se non impossibile ledere o non rispettare un essere vivente nel momento in cui si vede in esso la vita come parte di un insieme connesso ed integrale. La diversità è elemento di un tutto omogeneo che deve essere tutelata attraverso una trasformazione culturale interna ed individuale. Di qui la certezza di un diverso cambiamento culturale, che “non dipenda dalla tecnologia, poiché la tecnologia è solo uno strumento … ma il problema chiave è se vogliamo cambiare veramente il nostro comportamento, sia come economia sia come società e cultura: qui è necessario un cambiamento culturale. Dobbiamo dunque cambiare la nostra coscienza, perché quando cambia la nostra visione cambiano i valori ed i comportamenti. La visione preponderante oggi è quella della separazione uno dall’altro: si può separare tutto, possiamo usufruire dell’ambiente come più ci piace, è una visione meccanicistica, materialistica che non è più supportata dalla scienza, ma è sempre dominante nell’economia e nella politica ed in tante parti della società civile è ancora un valore accettato e condiviso. Questo deve cambiare, oggi è importante avere una visione più vasta che vede noi stessi come elementi di un processo più grande, di un processo co-evolutivo. Questo cambiamento è necessario e io penso sarà decisivo nei prossimi anni. Oggi è essenziale il ruolo dell’educazione e della scuola perché la società capisca l’importanza di questo cambiamento”101.
100 Tolstoj, L. N. (1978). Quale scuola?. Milano: Mondadori. 101 Laszlo E. (2009). Intervento al Convegno: “La rete della Vita - verso una visione integrata della realtà”, 27 novembre, Iseo
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