- allo spirito di cooperare e condividere (favori, regole stabilite, gentilezza, etc.); - ai sentimenti/emozioni (espressione emotiva e risposta ai sentimenti) - alla capacità di auto-affermazione (difendere i propri diritti e opinioni, rispettare quelle degli altri, rafforzare il sé). Diviene essenziale, così, che ogni istituzione educativa sia coinvolta nello sviluppo e maturazione di ogni singolo cittadino. Molti pedagogisti, tra cui è doveroso menzionare Elias (Elias M. 1997), propongono una serie di orientamenti: 1. A tutti i livelli formativi risulta necessario programmare piani espliciti volti ad aiutare ogni soggetto a divenire consapevole e responsabile. Questo è possibile attraverso il rafforzamento di competenze sociali, della salute, della prevenzione dei problemi, della possibilità di sostegno nei momenti di crisi e dei servizi; 2. È più utile equilibrare una formazione combinata tra opportunità informali e quotidiane e programmazioni adeguate all’interno di agenzie educative; 3. I programmi devono coinvolgere il soggetto in apprendimento in qualità di “partner attivo”; 4. La pratica e l’esperienza diretta sono di vitale importanza per la percezione cognitiva, emozionale e comportamentale, così come l’integrazione tra le tradizionali materie di studio aumenta notevolmente l’apprendimento; 6. I programmi sono più efficaci quando ogni educatore è libero di adottare una prospettiva a lungo termine; 7. Stabilire una stretta collaborazione e dialogo tra ambiente familiare, scuola e mondo del lavoro;
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