Il problema non è di poco conto visto e considerato che l’evoluzione storico-scientifica aumenta con il passare del tempo, andando a ingrandire enciclopedie e letterature che si sommeranno a quelle precedenti. La moderna visione del sapere ormai, nell’educazione del nuovo millennio, appare essere asincrona rispetto alle reali esigenze. Valorizzare la creatività è indispensabile per la qualità dell’apprendimento e per un armonico sviluppo umano. Non è una scelta tra qualità e quantità, piuttosto esigenza di trovare una quantità sufficiente in cui la qualità non viene annullata e viceversa. Non a caso “qualità e quantità sono categorie concettuali d’uso fondamentale nell’azione didattica, perché introducono al possesso di conoscenze di carattere matematico ed artistico”73. Forte è il richiamo al senso estetico dell’educazione in queste righe, la quale può essere interpretata come una vera e propria arte dell’agire da parte del soggetto educante. Infatti, “è facile gioco dimostrare come tra quei due termini sussista un’intima relazione persino a livello di linguaggio comune: molte delle qualità degli eventi rilevate empiricamente vengono assai spesso descritte, rappresentate e ordinate per gradi, con aggettivi e avverbi, prefigurando e determinando in tal modo una insospettata dimensione quantitativa di quegli stessi eventi o di taluni aspetti”74. Non più, quindi, un “conflitto alternativo”, come lo definisce Guasti, bensì, senza diminuire il valore dell’una o dell’altra prospettiva, un continuum, dove trovano ragion d’essere non solo le differenze semantiche e di individualità, ma fondamenti e principi di ricerca sempre adatti al contesto di appartenenza. Con questo non si vuol intendere che l’una o l’altra modalità di analisi, quella qualitativa o quella quantitativa, non abbiano senso prese nella loro unicità. Anzi, una metodologia basata sulla descrizione di caratteristiche o elementi oggettivi, come proposta da 73 74
Rosati L. (1999). Lezioni di didattica. Roma: Anicia, p. 90. Domenici G. (1993). Manuale della valutazione scolastica. Bari: Laterza.
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