Salute
VIRUS HERPES: SCOPERTO COME SI MOLTIPLICA Lo studio dell’Università di Padova spiega il comportamento del patogeno e individua un nuovo bersaglio farmacologico di Domenico Esposito
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ome e perché l’herpes simplex si moltiplica? A rispondere a questi interrogativi, rispetto a uno dei virus più comuni e allo stesso tempo misteriosi tra quelli che infettano l’organismo umano, è stato lo studio condotto dalla professoressa Sara Richter del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova e dal suo gruppo di ricerca. Lo studio, pubblicato dalla rivista “Nature Communications Biology”, ha illustrato la scoperta di un nuovo meccanismo molecolare impiegato appunto dal virus dell’herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) quando infetta l’uomo. Se è vero che di solito siamo abituati ad associare il virus herpes simplex di tipo 1 (HSV1) unicamente alle caratteristiche - e fastidiose - vescicole che fanno la loro comparsa a livello della bocca, lo è pure che questo patogeno rappresenta anche la causa principale di cecità infettiva, nonché di gravi patologie a carico del sistema nervoso, quali l’encefalite erpetica. Negli ultimi anni, poi, è stato stabilito un legame tra il virus herpes e l’insorgenza di malattie neurodegenerative, tra cui il morbo d’Alzheimer. Basta questo elenco a definire l’importanza di una conoscenza più approfondita di questo virus, del quale il gruppo di ricerca gui-
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dato dalla professoressa Richter si interessa da anni. Il patogeno, infatti, colpisce il 90% della popolazione mondiale, ma nonostante la vasta diffusione non è ancora compreso del tutto da parte della scienza. Lo studio condotto dall’ateneo patavino ha messo in luce come HSV-1, una volta entrato nel corpo umano, vada a nascondersi rimanendo latente all’interno di gruppi di cellule nervose (gangli) accanto al midollo spinale da cui si dipartono le fibre nervose che innervano l’area infetta. Il virus può riattivarsi diverse volte, iniziando nuovamente a moltiplicarsi migrando lungo le fibre nervose, fino a raggiungere la pelle, dove si manifesta causando eruzione vescicolare nella stessa sede in cui aveva fatto comparsa la prima volta. Può capitare anche che il virus sia presente sulla pelle o sulle mucose anche se le vescicole non sono visibili. La riattivazione di un’infezione da HSV latente, orale o genitale, può essere scatenata, provocando sintomi molto sgradevoli, come conseguenza a stimoli quali l’esposizione alla luce solare, sbalzi ormonali, un periodo di forte stress o in cui le difese immunitarie sono particolarmente basse, e febbre. I risultati dello studio, che porta il nome di Ilaria Frassone, ricercatrice del gruppo Richter, evidenziano che la principale