sabile per consentire loro di superare le difficoltà e le incertezze che si prospettano nei prossimi mesi. Devono essere concepite e attuate misure all’insegna della semplificazione normativa, quindi, e un significativo alleggerimento degli adempimenti burocratici che costituiscono da sempre una zavorra pesante. Contemporaneamente deve essere garantita una maggiore tutela delle imprese, la cui funzione e utilità sociale sono state rese evidenti dall’attività a dai servizi garantiti nel periodo del lockdown, rispetto alle aggressioni subite con sempre maggior frequenza dalle frange sindacali più estreme. Pare evidente che il ruolo dell’autotrasporto e della logistica è da sempre centrale, strategico, per lo sviluppo di un Paese. Tanto più lo è in questo momento così complesso. Il comparto è in grado di produrre un importante contributo all’incremento del Prodotto Interno Lordo. Giusto per citare un dato inequivocabile, il settore della logistica nel suo insieme vale qualcosa come il 9% del Pil del nostro Paese. Un contributo importante, tanto più se si considera l’insufficiente infrastrutturazione di nostri territori, delle nostre reti. A ciò si aggiunge un impianto normativo che induce aziende, anche italiane, a dirottare le merci versi i porti del nord Europa bypassando i nostri scali. Nei prossimi mesi e anni, se sapremo utilizzare al meglio le risorse disponibili accompagnandole a una robusta semplificazione regolamentare, la logistica nel suo insieme e l’autotrasporto in particolare, potranno essere uno dei volani attraverso i quali basare la crescita del Paese e del suo sviluppo.
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