è stato chiarito che per poter beneficiare della sospensione dei versamenti da effettuarsi nei mesi di aprile e maggio di quest’anno, il calcolo corretto del fatturato degli autotrasportatori deve fare riferimento alle sole fatture e ai corrispettivi relativi alle operazioni effettivamente eseguite nei mesi di marzo e aprile del 2019 e del 2020. Inoltre, l’amministrazione finanziaria sottolinea che il parere è in linea con lo spirito della norma che intende favorire le aziende che, “a seguito dell’emergenza sanitaria e del blocco dell’attività, non hanno potuto continuare regolarmente la propria attività nei mesi di marzo e aprile 2020 e, di conseguenza, hanno subito un calo del fatturato”.
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Le altre sospensioni
Sono stati sospesi tutti gli adempimenti che scadono tra l’8 marzo e il 31 agosto di quest’anno, tranne la trasmissione telematica della dichiarazione annuale Iva, l’invio della liquidazione periodica (LIPE) del primo trimestre 2020, la presentazione del modello TR relativo al credito Iva e quella dell’esterometro, rinviati al 30 giugno di quest’anno. I pagamenti, invece, relativi alle cartelle esattoriali, agli avvisi di accertamento esecutivi delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli e agli avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali dovranno essere eseguiti in un’unica soluzione entro il prossimo 30 settembre, senza sanzioni e interessi. Il Decreto Cura Italia ha previsto infine il differimento dei termini per le istanze di interpello e di consulenza fiscale, nonché delle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione, di accessi e verifiche e di contenzioso tributario, a meno che non siano in imminente scadenza (o sospesi in base a espresse previsioni normative). Ricordiamo anche che, fino al prossimo 31 ottobre, viene autorizzata la circolazione dei veicoli che devono essere sottoposti a revisione entro il 31 luglio.
Rate di mutuo e leasing
Sulle rate di mutuo a micro, piccole e medie imprese così come per le rate di leasing, delle aperture di credito e dei finanziamenti a breve in scadenza è stata concessa una moratoria. Inoltre, a coloro che hanno attivato le procedure di sanificazione, per contenere il contagio da Covid-19, è stato riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta pari alla metà delle spese sostenute per sanificare gli ambienti e gli strumenti di lavoro, fino a un massimo di 20mila euro.