nostre imprese di recuperare le quote di mercato perse in questi anni a favore dei vettori dell’Est, che godono di un costo del lavoro molto inferiore. Vorremmo anche misure per aumentare la produttività. Tra queste un’azione decisa per la cessazione dei numerosi divieti che il Tirolo ha imposto sul traffico stradale di merci al Brennero, provocando un aumento dei costi per le nostre imprese e una minore competitività dei prodotti italiani. Venute meno queste limitazioni, l’export italiano verso i mercati europei ne trarrà un enorme beneficio. Andrebbe eliminato anche il calendario italiano sui divieti di circolazione per i mezzi pesanti, magari sostituito da altre misure che permettano di soddisfare le esigenze di sicurezza stradale, possibilmente in un quadro armonizzato a livello europeo. Altri vincoli dovrebbero essere rimossi per rendere possibile in Italia la circolazione di sistemi innovativi come il Progetto 18, con complessi veicolari più lunghi, o l’Ecocombi, che permette di trasportare su 2 mezzi la merce di 3. Misure che consentirebbero più efficienza, minore congestione stradale e un più contenuto impatto ambientale. Il Governo deve iniziare a considerare la mobilità delle merci una priorità al pari di quella dei passeggeri. Le scelte del Governo saranno dirimenti sul futuro che ci attende. L’autotrasporto merci e la logistica hanno dimostrato durante la pandemia quanto siano indispensabili al Paese e sarebbe sciocco non investire sulla loro competitività, su cui fa perno il successo dell’industria manifatturiera italiana. Certo è che una forte incertezza grava sul futuro e sono convinto che si debba lavorare per creare un sistema di mobilità delle merci il più possibile resiliente ai mutamenti di scenario imprevisti. In futuro, la filiera logistica potrebbe cambiare sulla scorta di nuovi assetti nelle relazioni geo-economiche tra i Paesi e delle catene di approvvigionamento, anche per effetto di fenomeni di re-shoring, di nuovi modelli di consumo. La sforzo comune, tra parti economiche e sociali e istituzioni, dovrà essere quello di fare scelte strategiche per il Paese, agendo costantemente nell’ottica di rendere più grandi e più forti le imprese italiane di autotrasporto e logistica.
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