serie di problemi di carattere normativo legati alla relazione con la committenza. Per esempio, occorre definire i tempi di attesa di carico e scarico. Poi potenziare i rapporti contrattuali in forma scritta come gli accordi di settore con il coinvolgimento del Ministero che ora non è previsto, penso per esempio al caso del trasporto dei container. Non parliamo quindi semplicemente di tariffe ma anche di condizioni di lavoro. E non dimentichiamo il problema dei conducenti che scarseggiano e i ritardi per le revisioni. Una nostra proposta: accorciare i tempi per il rimborso delle accise, passando da un sistema trimestrale a bimestrale. Sarebbe un aiuto alle imprese. E ancora: chiediamo l’abbattimento dei contributi a carico delle aziende di autotrasporto che operano almeno 100 giorni all’estero. La novità era stata introdotta a livello sperimentale nel 2016-2018: quella norma va ripristinata. Un’altra misura utile sarebbe il riconoscimento di un abbattimento degli oneri nel caso in cui l’impresa di autotrasporto riuscisse a non licenziare dipendenti fino al 31 dicembre 2021. Questi mesi difficili hanno palesato la necessità che il sistema dell’autotrasporto in generale vada ripensato partendo dai modelli organizzativi attraverso l’introduzione di nuove disposizioni di legge. Le imprese non sono tutte uguali. Un conto sono quelle medio-grandi, un altro le mono-veicolari. Le une e le altre, necessariamente, hanno bisogno di strumenti di sostegno diversi, non è più possibile immaginare di stare tutti dentro le stesse normative.
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