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Il consumo del suolo Sempre maggior rilevanza è assegnata a tale problematica. Di seguito la sintesi di tale rapporto che permetta una più veloce e facile comprensione del fenomeno del consumo del suolo
di Giuseppe La Gioia*
S
empre maggiore attenzione è riservata alla problematicità della trasformazione del suolo. Il 2020 vede la pubblicazione in Italia della settima edizione del Rapporto su “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2020” (Munafò, 2020). Il Rapporto è a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che riunisce le 21 Agenzie Regionali (ARPA) e Provinciali (APPA), oltre a ISPRA. Il presente documento vuole essere una estrema sintesi di tale rapporto - anche se integrata con alcuni dati presi da altra bibliografia (soprattutto i precedenti report di ISPRA, 2016 e 2017) - che permetta una più veloce e facile comprensione del fenomeno del consumo del suolo. L’importanza di questa tematica è stata amplificata, soprattutto nell’opinione pubblica, a causa delle restrizioni dovute al COVID-19 che hanno influenzato il modo di vivere le città e gli spazi urbani di prossimità e hanno ulteriormente evidenziato le problematicità inerenti l’ambiente naturale: cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, degrado del territorio, del paesaggio e dell’ecosistema. Cosa è il suolo? Il suolo è lo strato superiore della crosta terrestre; è costituito da elementi inorganici (componenti minerali, acqua e aria) e biologici (materia organica e organismi viventi) e ospita gran parte della biosfera e rappresenta l’interfaccia tra terra, aria e acqua. È ormai universalmente riconosciuto che un suolo di buona qualità è in grado di esplicitare corret*
Biologo ambientale.
108 GdB | Aprile 2021
tamente le proprie funzioni garantendo la fornitura di peculiari servizi ecosistemici, che si suddividono, secondo la più recente classificazione CICES (www. cices.eu), in: - servizi di approvvigionamento (prodotti alimentari e biomassa, materie prime, etc.); - servizi di regolazione e mantenimento (regolazione del clima, cattura e stoccaggio del carbonio, controllo dell’erosione e dei nutrienti, regolazione della qualità dell’acqua, protezione e mitigazione dei fenomeni idrologici estremi, riserva genetica, conservazione della biodiversità e della produttività dell’ecosistema, etc.); - servizi culturali (servizi ricreativi e culturali, funzioni etiche e spirituali, paesaggio, patrimonio naturale, etc.). Il suolo, però, non solo è una risorsa limitata, ma a causa dei suoi lunghissimi tempi di formazione, può essere considerata sostanzialmente non rinnovabile e, purtroppo, nonostante la sua resilienza, può essere distrutto fisicamente in tempi molto brevi o alterato chimicamente e biologicamente sino alla perdita delle proprie funzioni. Per le ragioni sopra esposte, il suolo naturale, come tutte le risorse naturali, deve essere tutelato e preservato per le generazioni future (Parlamento europeo e Consiglio, 2013). Quali sono le minacce del suolo? Il fenomeno del consumo del suolo si riferisce a un incremento della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative e infrastrutturali, prevalentemente dovuto alla costruzione di nuovi edifici, fabbricati e insediamenti, all’espansione delle città, alla densificazione (intesa come una nuova copertura artificiale del suolo all’interno di un’area urbana) o all’infrastrutturazione del territorio. Un’altra grave minaccia per il suolo è il degrado