Ambiente
GLI SPAZI BLU FANNO BENE ALLA SALUTE Allungano la vita e rendono più felici. Secondo gli studiosi dell’Università di Glasgow assicurano una migliore salute fisica e mentale di Domenico Esposito
“V
ivere a colori”, recita il ritornello di una canzone di successo di qualche anno fa. Ma chissà se l’interprete era consapevole dell’impatto che i colori possono avere sulla salute umana. Per restare in tema musicale, sarebbe stato orgoglioso della scoperta realizzata da cinque ricercatori dell’Università di Glasgow un certo Domenico Modugno, che con il suo “Nel blu dipinto di blu” si diceva già in tempi non sospetti “felice di stare lassù”. Ed è proprio quanto messo nero su bianco, in maniera certamente meno poetica, dagli scienziati dell’ateneo scozzese che nello studio “Meccanismo dell’impatto degli spazi blu sulla salute umana” hanno evidenziato i benefici derivanti dal vivere vicino ad aree caratterizzate dalla presenza di acqua, ossia coste, laghi, fiumi e canali. La ricerca, attraverso un criterio anche meramente statistico, ha sottolineato come vivere vicino al blu sia benefico non solo perché è meno evidente l’inquinamento atmosferico, ma anche perché porta ad incrementare sia l’attività fisica, sia l’interazione sociale delle persone. Più in generale, hanno evidenziato gli studiosi dell’Università di Glasgow, vivere vicino al blu assicura una migliore salute fisica e mentale. Nel loro lavoro, gli scienziati
hanno voluto muoversi in controtendenza rispetto a quel filone di esperti che è portato a porre l’accento sugli effetti negativi degli spazi blu e dei pericoli che comportano per la salute. In particolare, per citare alcuni esempi, l’aumento del rischio di inondazioni per chi vive vicino al mare o alle rive di un fiume, ma anche livelli più elevati di trasmissione di malattie a causa dell’esposizione ai microbi che abitano le acque. A detta dei ricercatori di Glasgow, infatti, gli effetti positivi sulla salu-
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52 GdB | Aprile 2021