Catherine Mosbach
… evolvere a passi felpati in un mondo con rumore di fondo costante, giorno e notte. Lo spettro biologico ci ricorda la sua propensione a fare e a disfare. È il corso regolare di un universo in formazione-trasformazione continua. Accecata, allettata dalle sue prodezze, la mente evita di pensare alle culle feconde della terra, tra cui le culle della carne. Cogliere l’occasione di un’allerta intempestiva e globale: un assunto biologico che ricorda quello di cui gli esseri sono fatti e quello che possono perdere. … parentesi di un mondo sospeso. L’individuo è singolare. Il collettivo è plurale, cassa di risonanza che amplifica le singolarità. Le performance hanno ormeggiato le risorse creative di ogni individuo. La pressione è continua: connesso, saturo, occupato, nel senso di “paesepaesaggio occupato”. Vuoto e silenzio ridotti al nulla, che questa “parentesi” ricolloca e disloca per mancanza di addestramento. Vuoto e silenzio esclusi dalla sfera domestica e intima, così come da quella pubblica. Quan43