Francesco Repishti
Come vivere insieme? Nata per difendersi dalle malattie, la quarantena era esercitata collettivamente in un luogo “altro”, chiuso e sottoposto a regole, come per tutte le istituzioni totali. La condizione attuale appare invece capovolta a favore di una quarantena personale all’interno di uno spazio autonomo e senza regole, se non quelle dell’autodisciplina. Dunque, non più parti della città destinate alla reclusione ma, al contrario, una dislocazione diffusa di singole celle (“Lo spazio della disciplina è sempre, in fondo, cellulare”; Michel Foucault). Un cambiamento definito anche positivamente come l’avvicinamento a una soluzione di “casa-mondo” dove tutti i consumi appaiono garantiti da una consegna a domicilio, fisica o virtuale (lavoro, divertimento, alimentazione…); ovviamente senza capire che questa regressione non vale per tutti. In questa condizione abbiamo anche osservato un cambiamento nell’uso di alcuni spazi domesti57