Capitolo 4 – Educare alla vita cristiana in Branca R/S
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SANTA CATERINA DA SIENA
B
enché sia vissuta in un tempo lontano e in circostanze assai diverse, Caterina da Siena può essere un riferimento importante anche per la strada dei rover e delle scolte. Ripercorriamo i passaggi fondamentali della sua vita, che ci aiutano a conoscerla e a cogliere alcuni tratti della sua testimonianza.
INCONTRARE CRISTO NEL PROPRIO CUORE. Caterina nasce a Siena il 25 marzo 1347 in una famiglia molto numerosa. Ancora bambina vive un’esperienza di incontro con Gesù, che descrive come una visione e che segna tutta la sua vita. Quando ha quindici anni i suoi genitori pensano a un matrimonio ma Caterina decide di dedicarsi totalmente a Gesù nella verginità. Poiché i genitori si oppongono alla sua scelta e non le lasciano un luogo dove ritirarsi per pregare, Caterina inventa una “cella interiore”, che nessuno può rubarle anche quando sta in mezzo alla gente o in piena attività. SERVIRE INSIEME. A vent’anni si sente chiamata ad assumere con coraggio una vita di servizio agli altri in comunione con Cristo. Entra così fra le terziarie domenicane di Siena, un gruppo di donne laiche che si dedicano alla preghiera e all’assistenza ai poveri: porterà la veste bianca e il mantello nero dell’Ordine di San Domenico (le chiamano perciò “mantellate”); ma Caterina non sceglie la clausura, il monastero, perché intuisce di avere una missione pubblica da svolgere. Comincia a distribuire il suo tempo e le sue forze tra le occupazioni familiari, le lunghe preghiere e l’assistenza agli ospedali e al lebbrosario. Attorno a lei, attirate dal suo esempio, si raccolgono molte persone di diversa provenienza, laici e religiosi che trovano in lei una guida e formano insieme la “bella brigata”. Chiamano Caterina “mamma” e vedono in lei un esempio da seguire.
3.3 “Servire: uno stile di vita...”