Capitolo 1 – Roverismo e scoltismo oggi
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GIOVANI E ADULTI DI QUESTO TEMPO
C
ome cambiano gli adolescenti? Per un capo è importante porsi questa domanda perché anche lui si sentirà, ogni tanto, un po’ spaesato: le trasformazioni sociali e culturali generano riflessi importanti nella relazione tra adulti e giovani, ma anche nel modo di essere, rispettivamente, adulti e giovani. I continui segnali di cambiamento rischiano di confondere il nostro sguardo di capi. Abbiamo quindi bisogno di un buon paio di lenti per leggere con maggior nitidezza la realtà dei giovani che frequentano le nostre sedi scout, distinguere meglio alcuni fenomeni di fondo e, sostanzialmente, imparare a guardare un po’ più in profondità. Negli ultimi anni gli psicologi hanno delineato una fotografia del tutto nuova della relazione tra adulti e giovani. Si è scritto di un nuovo adolescente «fragile e spavaldo»2, frutto di una mutazione antropologica radicale generata dal superamento dell’idea di colpa che un tempo connotava il rapporto tra genitori e figli. In sintesi: l’educazione normativa è, quasi ovunque, un lontano ricordo e i genitori non sono più preoccupati di correggere il figlio per farlo crescere bene; sono piuttosto orientati a riconoscerne le potenzialità, le risorse, il valore, ad assecondarlo nella sua piena espressione. Le famiglie non sono più ambiti ordinati da una chiara gerarchia e da un sistema rigido di norme quanto luoghi in cui anche le regole hanno spazi di adattamento, di discussione e, in alcuni casi, proprio non ci sono. È così che i figli, liberati dal problema del dover essere ma, soprattutto, della colpa, predominante nella famiglia di un tempo, hanno messo al centro della loro crescita la piena realizzazione di sé, spesso confrontandosi con adulti deboli, prigionieri di se stessi, incoerenti.
2 G. Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi, Laterza, Bari 2008