Capitolo 10 – Cittadini del mondo
10.3
UN CAMPO OLTRE CONFINE…
O
ggi sono molte le comunità R/S che scelgono di vivere un tempo speciale di strada, servizio, incontro e conoscenza, andando oltre i confini nazionali per realizzare un campo o una route in un Paese estero, cogliendo in quel contesto un’opportunità educativa più forte e significativa. Si tratta di esperienze certamente molto variegate tra loro: dalla route realizzata zaino in spalla sulle montagne poco oltre il confine, alla strada percorsa sulle rotte dei pellegrini passando per campi di incontro e servizio transcontinentali, magari ospiti di realtà missionarie legate al territorio di quella comunità R/S. Ciascuna di queste, come sempre accade nello scautismo, parte da un sogno e da un progetto che intravede in quella esperienza un’opportunità unica di progressione individuale e comunitaria. I campi sono sempre motivo di crescita in un percorso educativo che favorisce il passaggio dall’emozione alla rielaborazione, per arrivare al cambiamento del proprio stile di vita, riconfermando i valori del nostro essere scout e cristiani. Comprendendo il valore di queste esperienze oltre confine e cogliendo l’importanza, in alcuni momenti storici, di intrecciare relazioni significative con scautismi esteri e offrire sostegno e vicinanza ad altri fratelli e sorelle in Paesi frammentati e ricchi di contraddizioni, l’AGESCI ha, negli anni, preso parte a diversi progetti e campi all’estero. Negli anni 90 l’Associazione ha esteso il suo “fronte educativo” proponendo a capi e ragazzi esperienze di servizio in Albania, Bosnia, Croazia e Slovenia, attraverso l’incontro e la condivisione diretta con le vittime dei conflitti che si erano appena conclusi in
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