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Parte 3 – Esperienze e sfide educative
12.3
NARRARE E COMUNICARE
I
l mondo simbolico dello scautismo e le esperienze apparentemente frammentate che rover e scolte vivono nel corso degli anni acquistano significato attraverso un continuo processo di narrazione che aiuta i ragazzi a cogliere il senso e il valore del proprio agire. Ognuno è chiamato a inscrivere il proprio vissuto all’interno di una storia, a riconoscere cosa li ha preceduti, a leggere il bene che hanno ricevuto come un dono che devono restituire accresciuto dal loro contributo personale. L’esperienza della narrazione, raccontare per raccontarsi, è uno sforzo fondamentale che richiede competenza per tenere sempre vivo il significato e la direzione dei propri passi. Ecco quindi che la capacità di raccontare delle storie, di scegliere le parole giuste per esprimere le proprie emozioni, di utilizzare un linguaggio appropriato per raccontare il bene è un’arte che vale la pena coltivare. Si tratta quindi di comunicare bene, raccontare le cose che si fanno, promuovere uno stile di relazione e attraverso questo atto ripensare la propria azione, mettersi in discussione e costruire pensiero. La comunicazione ha bisogno quindi di verità e competenza. La comunicazione che ci interessa non è certamente quella monodirezionale dell’imbonimento pubblicitario, dello slogan vuoto di contenuti, ma neanche quella superficiale e vigliacca che a volte incontriamo sui social media. La comunicazione per funzionare ha bisogno di cooperazione e dell’instaurarsi di un legame tra le persone. Per comunicare, soggetti pur diversi devono porsi su un piano comune per costruire insieme una realtà e una verità condivise.
Il Settore comunicazione promuove in Associazione la cultura della buona comunicazione anche ai fini istituzionali di custodire l’immagine associativa e tenere i rapporti con i vari media. Dopo la route nazionale R/S 2014, grazie alle tante azioni di coraggio