Capitolo 4 – Educare alla vita cristiana in Branca R/S
4.4
QUALI ATTENZIONI AVERE
L’
arco di età che abbraccia i rover e le scolte, dall’ingresso in noviziato al termine del cammino in clan/fuoco, coincide con gli anni della ricerca di una forte identità e in questa ricerca tutto viene messo in discussione, anche la proposta di fede. Cogliamo questo atteggiamento non come problema ma come una sfida educativa importante, che ci dà l’opportunità di accompagnare i ragazzi in un tempo di grazia. Per questo è importante che i capi siano preparati e pronti a dare testimonianza di una scelta di fede fatta consapevolmente e donata con gioia: «Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi» (1Pt 3,15). La proposta educativa deve necessariamente tener conto di alcuni presupposti, che non pretendono di imbrigliarla ma che possono offrire qualche punto di riferimento importante. Ne precisiamo alcuni.
LA PROPOSTA DI FEDE SI SVILUPPA E SI INCENTRA SULLA RELAZIONE CON GESÙ. Non l’insegnamento della fede ma l’opportunità di incontrare, scoprire, conoscere Gesù, il figlio di Dio. Questo incontro deve avvenire attraverso la sua Parola, nella comunità ecclesiale, nella preghiera, nella celebrazione dei sacramenti. LA PROPOSTA DI FEDE È NARRAZIONE DELLA STORIA DI DIO. La Bibbia è la narrazione della storia di Dio con gli uomini, in particolare di Gesù, che ha scelto di legare la sua vita alla nostra. Nella relazione educativa questo racconto deve intrecciarsi con la vita delle persone di oggi: anche il capo racconta la sua esperienza di dialogo con Dio e attraverso di essa coinvolge e interroga la vita dei rover e delle scolte.
[ 77 ]