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16-02-2009
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matiche, costituiva la base di diversi unguenti, di cui ci si serviva per la cura del corpo e per i massaggi. I lottatori si ungevano d’olio per i combattimenti nello stadio. Gli si riconoscevano virtù curative. Il colore dorato ne faceva un simbolo solare, divino. Il suo uso nei riti religiosi è ben attestato. A ciò si aggiunge la fama dell’ulivo che può vivere numerosi secoli. È un albero sacro dall’alto valore simbolico (→ Ulivo). Per quanto riguarda la dimensione simbolica, ricorderemo in queste pagine le unzioni rituali con l’olio, limitandoci alla sfera biblica e alla liturgia cristiana. «L’olio di salvezza» 3
I cristiani hanno introdotto nella liturgia battesimale il rito dell’unzione, ignorato nel battesimo di Giovanni Battista e mai praticato dallo stesso Gesù. Questo rito è mutuato dall’Antico Testamento per il suo alto valore simbolico. Non potendo approfondire il tema in queste pagine, elenchiamo comunque i tre casi tipici del rito. L’unzione regale, tanto importante da far sì che il sovrano consacrato in tal modo si definisse «l’Unto del Signore», in ebraico grecizzato «Messia», il cui equivalente greco è Christos, «Cristo». Nel tardo giudaismo, designerà il Salvatore annunciato per i tempi a venire. Questo messianismo sarà particolarmente influente all’epoca di Gesù. Il secondo rito di unzione è riservato al sommo sacerdote e, successivamente, a tutti i sacerdoti. Quest’unzione sacerdotale acquisterà importanza soprattutto dopo la scomparsa della monarchia. La terza unzione riguarda i profeti, ma soltanto metaforicamente – con l’unica eccezione di Eliseo, unto da Elia – perché hanno ricevuto lo Spirito di Yahweh e la missione di annunciare la sua parola. È solo questa unzione metaforica ad essere considerata da Gesù, che l’attribuisce a se stesso nella sinagoga di Nazaret all’inizio del suo ministero. Questo è il racconto dell’episodio fatto da Luca. Gesù ha appena letto questo passo di Isaia: «Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri» (Isaia 61,1). Quindi dichiara: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i SIMBOLI TRATTI DALL’AMBIENTE CULTURALE
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