aggiunge, “se una pòlis nel suo processo di unificazione diventa sempre più uno, non sarà più neppure una pòlis, perché la pòlis per sua natura è pluralità e diventando sempre più uno si ridurrà a famiglia da pòlis e a uomo da famiglia: in realtà dobbiamo ammettere che la famiglia è più una della pòlis e l‟individuo della famiglia: di conseguenze chi fosse in grado di realizzare tale unità non dovrebbe farlo, perché distruggerebbe la pòlis ”.320 Il che vuol dire, non solo che, secondo i princìpi del metodo razionalistico, la tesi che universalizzandosi si contraddica è logicamente falsa, ma altresì che la unica vera unità concepibile dal pensiero razionale è quella dell‟essere umano quale singolarità concreta, per cui se l‟unità è il fine del pensiero, esso coincide con il pensiero dell‟uomo. E poiché il fine stesso è il terminus ad quem della parabola del pensiero razionale, esso è già all‟inizio, quale terminus a quo di ogni ragionamento, comportando che il movimento del pensiero razionale va dall‟uomo (come inizio) all‟uomo (come fine). Questo ordine concretamente universale capovolge l‟assunto greco per cui il “principio fondamentale” della pòlis sarebbe la pòlis stessa, poiché l‟unità politica è una unità astratta dalla sua concretezza di vita, costituita dalla molteplicità delle sue forme sociali, la cui realtà concreta sono i singoli uomini. Che la filosofia politica non possa, per sua natura ideale, pensare i singoli uomini ma solo le entità astrattamente formali, è un limite teoretico della ragion logica, ma non dipende dalla irrealtà dell‟unità singolare dell‟uomo, che è concreta e non formale, ossia è una unità non logica, ottenuta per esclusione dell‟opposto al “giusto” politico, ma spirituale, inclusiva del giusto e dell‟ingiusto. E tale spirituale unità è perciò nell‟uomo concreto tutt‟altro che concorde, laddove “la concordia è il più grande bene delle poleis”, essendo “il modo migliore per evitare le rivoluzioni”. 321 Da queste note fondamentali della Politica aristotelica possiamo desumere tre livelli di pensiero, relativi a tre forme concettuali. Il primo livello è inerente ai concetti di realtà, che sono quelli in cui l‟unità di senso reale viene indicata all‟interno dell‟orizzonte ontologico della relativa credenza fondamentale. Sono modelli di legittimazione
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Aristotile, Politica, II B, 2, 1261 a, 15-25. Ivi, 4, 1262b, 5-10.
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