totalità con la universalità, ossia con la confusione concettuale di ciò che è l‟unità spirituale e mistica, con l‟unità logica di tutti gli enti empirici, i quali formano idealmente una totalità astratta da ogni concreta singolarità ontica. La vera e unica totalità è invece solo di ordine spirituale, in quanto essa comprende la stessa entità sia in senso della singolarità empirica che nel senso della unità divina, che è lo Spirito, il quale si rifrange restando lo stesso in ogni uomo storico. Diversamente, l‟unità logica è la somma ideale delle singole parti empiriche concepite di numero infinito, e tale per cui la loro universalità o infinitezza sia assumibile come ideale unitaria totalità, laquale, però, resta pur sempre ideale, anche se riferita a enti reali. In questo modo la Moltitudo di Spinoza poteva concepirsi come Un popolo e Un ente politico. E allo stesso modo era stato possibile alla nazione ebraica di rappresentarsi come il popolo di Dio, facendo di Dio l‟equivalente etnico-religioso di una categoria ideale. Per la concezione cristiana, invece, Dio non è un ente di pensiero, e dunque non è concepibile come un metafisico contenitore religioso, per cui il rapporto con Lui non può essere inteso in senso servile, alla stregua di un rapporto giuridico, senza conformarlo alla stessa essenza logica che consente il rapporto dialettico servo-padrone. Infatti, ciò che rapporta la potentia oboedientialis del servo alla voluntas potentiae del signore è la Potentia come principio razionale e dunque di socialità, informato al criterio dell‟ordine cosmico come obbedienza alla necessità (lex naturalis), e dunque della pax societatis come obbedienza al Potere (lex civilis). La Potentia () come legge universale e cosmica si manifesta nella realtà come relazione polemica, in quanto la sua essenza ontologica, il suo Essere, si determina attraverso la negazione del suo opposto, la debolezza. Non esiste alcuna forza che non si eserciti su una correlativa debolezza, e dunque nessuna signoria se non verso una servitù. In questo senso originario, il Potere stabilisce un rapporto di forze, e pertanto è intrinsecamente polemico, e dunque non può garantire la pace se non nei termini di una negazione della guerra.Affermare la pace, ossia negare la guerra, significa esercitare un Potere sul più debole, asservire, dominare, comportarsi da Dominus. Il Potere politico () si manifesta come dominio del più forte sul più debole.
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