Coscienza Storica n.7

Page 328

dell‟Impero coincide per Dante come per Cicerone con lo stesso “finis iuris”, ossia con l‟affermazione di quel diritto universale che è il fine proprio dello Stato come ideale, poiché come è inconcepibile pensare all‟uomo senza riferirsi all‟animale, o alla sanità degli uomini senza l‟idea di salute, così “inpossibile est iuris finem querere sine iure”. E dal momento che a ogni fine corrisponde una e una sola realtà, è impossibile che due cose mirino veracemente allo stesso fine, e dunque una delle due è “inutile” (“quod alterum scilicet esset frustra”).688 Il fine dello Stato “est comune bonum”,689 e questo “bene comune” non può essere conseguito che dallo Stato stesso. La polemica statalistica verso ogni pretesa allotria della Chiesa è il portato sociologico dello stesso principio razionalistico della esclusione della legittimità di uno dei due termini che avanzino la stessa pretesa di veridicità, decretata per via sillogistica dalla affermazione storico-fattuale della potenza del popolo romano, che sottomettendo il mondo ha conseguito lo stesso fine del diritto, legittimando per via empirica, in virtù cioè della propria affermazione politico-militare, si è attribuita la dignità del suo Impero.690 La portata morale di questo principio di effettività è devastante, in quanto delega gli uomini a servire un destino di potenza - e rispettiva sottomissione - del quale si fa responsabile Dio, che assume sotto altre spoglie, più arbitrarie e imponderabili,691 lo stesso ruolo che la sapienza antica attribuiva al Fato naturalistico, che esalta la forza fisica degli eroi e umilia la debolezza dei pavidi imbelli. La natura infatti costituisce anche per Dante un ordinamento inviolabile dall‟uomo, “de iure servatur” in quanto “in providendo non deficit ab hominis providentia”, dispensatrice com‟è di quel bene che è il portato non migliorabile della sua stessa causa.692 Il bene naturale consiste nello stesso ordine giuridico fissato dalla natura “cum respectu suarum facultatum”, per cui violare il diritto vale quanto violare l‟ordine naturale che ne è a fondamento, essendo i due termini “inseparabilmente congiunti”. Il popolo romano, “ad imperandum fuit a

688 689

690 691 692

Ivi, 110-127 , pagg. 191-192. Ivi, 148-149, pag. 193. Ivi, 110-118, pag. 191. Ivi, VII, 1-3, pag. 196. Ivi, VI, 1-3, pag. 193.

328


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

67 Ivi, pag

1min
page 327

70 Ivi, pag

2hr
pages 337-409

66 Ivi, pag

13min
pages 410-458

22 Ivi, pag

8min
pages 332-336

69 Ivi, pag

5min
pages 329-331

68 Ivi, pag

1min
page 328

21 M. Pohlenz, La stoa, tr. it. cit., pag

11min
pages 321-326

51 Ivi, pag

2hr
pages 214-299

64 Ivi, pag

9min
pages 315-319

63 Ivi, pag

10min
pages 309-314

65 Ivi, pag

1min
page 320

61 Ivi, pag

1min
page 301

62 Ivi, pag

13min
pages 302-308

60 Ivi, pag

1min
page 300

50 Ivi, pag

15min
pages 206-213

49 Ivi, pag

1min
page 205

44 Ivi, pag

21min
pages 188-200

46 Ivi, pag

25min
pages 169-182

45 Ivi, pag

6min
pages 201-204

47 Ivi, pag

5min
pages 183-185

48 Ivi, pag

3min
pages 186-187

43 Ivi, pag

5min
pages 166-168

42 Ivi, pag

21min
pages 154-165

41 Ivi, pag

1min
page 153

38 Ivi, pag

5min
pages 150-152

40 Ivi, pag

3min
pages 148-149

39 Ivi, pag

1min
page 147

35 Ivi, pag

6min
pages 139-142

37 Ivi, pag

5min
pages 144-146

36 Ivi, pag

1min
page 143

34 Ivi, pag

46min
pages 113-138

33 Ivi, pag

5min
pages 110-112

7 Ivi, pag

20min
pages 99-109

4 Ivi, pag

17min
pages 69-78

32 Ivi, pag

1min
page 98

5 Ivi, pag

34min
pages 79-97

3 Ivi, pag

2min
page 68

2 Ivi, pag

10min
pages 62-67
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.