EDUCAZIONE NE IO Z A C DU
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IVICA nel RACCONTO STORICO
Il Giorno della Memoria Tra il 1939 e il 1945 il mondo è stato travolto dal più grande conflitto armato della Storia, la Seconda guerra mondiale. Questo conflitto fu scatenato dalla Germania, che a quel tempo era governata da Adolf Hitler e dal Partito nazista. Durante questa guerra sono morte più di 60 milioni di persone e ci sono state distruzioni, sofferenze e tremendi massacri. Già qualche anno prima dell’inizio della guerra il Partito nazista aveva cominciato a perseguitare gli Ebrei, impedendo loro di partecipare alla vita civile del Paese e alle attività economiche. Anche in Italia, che era alleata della Germania, a partire dal 1938 furono emanate le cosiddette leggi razziali, che limitavano la libertà degli Ebrei. Nel corso della Seconda guerra mondiale, poi, le persecuzioni si intensificarono: gli Ebrei, come altre minoranze contro cui il regime nazista si accaniva, furono deportati in campi di concentramento e lì uccisi o sfruttati. In memoria di questo terribile eccidio, e perché non avvenga mai più, ogni anno il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria.
VIETATO Accadeva più di sessant’anni fa, e un male terribile invadeva il mondo. Tutto era diventato vietato per quelli che, come lei, erano Ebrei. A partire dal 1940, era vietato: avere una bicicletta prendere l’autobus e il tram fare la spesa prima delle 3 e dopo le 5 andare in piscina giocare a tennis o a hockey fare canottaggio andare al cinema o a teatro riposarsi nel proprio giardino dopo le 8 di sera frequentare scuole che non fossero ebree andare da parrucchieri che non fossero ebrei uscire senza la stella gialla cucita sul vestito Vietato… Vietato… Vietato… E poi un giorno: vietato esistere. Irène Cohen-Janca - Maurizio A.C. Quarello, L’albero di Anne, Orecchio Acerbo
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