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Non c’erano oggetti di plastica ma di legno che, una volta inadatti all’uso, finivano nella stua; i vestiti venivano aggiustati, rigirati, passati al fratello minore (c’erano fratelli). Non c’erano rifiuti in giro e non ricordo se si pagava la tassa specifica, ma si poteva raggranellare qualche soldo consegnando giornali e materiale vario a quel tale che, pure su triciclo a pedali, girava per le strade di città e paesi gridando “Strasse, o§i, fero vecio!“. Nessuna emergenza rifiuti. NOTE. Vaca mora= locomotiva delle FTV Stua= stufa, serviva per cucinare e scaldare la stanza Scoasse=spazzatura (da scoa=scopa), rifiuti Scoa§aro=operatore ecologico un tempo detto netturbino, chi raccoglieva le scoa§e Spa§in=operatore ecologico un tempo detto spazzino Minestron=minestra di pasta, fagioli, patate, aromi Stra§e, ossi fero vecio=stracci, ossa, ferro vecchio.