Niccolò di Segna e suo fratello Francesco
43. Niccolò di Segna, Madonna col Bambino (dettaglio cat. 8), Fiesole, deposito della Curia Arcivescovile
44. Niccolò di Segna, Madonna col Bambino (dettaglio cat. 9), Cortona, Museo Diocesano
disperse in varie collezioni considerate da Federico Zeri (cat. 23), confermando la prossimità stilistica e cronologica. Il gusto della variatio già sottolineato per i polittici n. 38 e di San Maurizio è comunque presente anche in questo di Sansepolcro, in particolare nelle tavolette dei contrafforti reimpiegate come cuspidi, in cui le aureole sono rese ora a risparmio, ora con punzoni, mentre quelle che raffigurano san Giovanni Battista e un santo camaldolese hanno anche una finitura del perimetro analoga a quella delle tavole maggiori (figg. 62-63). L’assenza tuttavia della maggior parte dei punzoni usati almeno fino alla Croce n. 46 marca ancora di più la distanza maturata da Niccolò rispetto ai punti di riferimento delle opere dei decenni precedenti, pur non rinunciando a un elemento come la punzonatura, caratteristico della propria e più personale cifra stilistica.
5. Francesco di Segna La figura del fratello di Niccolò risulta più sfuggente: per comprenderla non possiamo contare su nessuna opera firmata e il suo nome è noto alla letteratura storico artistica solo grazie a citazioni documentarie, la più antica risalente al 132691. Siamo a conoscenza del matrimonio con Nuta di Palamede nel 1328 e dell’incarico nel 1335 di dipingere i libri del Capitano del Popolo di Siena92. “Franciscum Segnie” viene poi citato il 27 febbraio 1338 (1339 stile comune) quale autore di una tavola della Vergine da porre sotto la Loggia del Palazzo del Comune di Siena ai Bagni di Petriolo, commissionata dai Signori Nove, per cui vengono stanziate 13 libbre di denaro93. Nel 1348 viene menzionato nel contratto d’affitto di una casa in contrada San Quirico all’Olivo a Lucca, stipulato dalla moglie94. Solo recentemente Alessandro Bagnoli ha proposto in modo convincente di mettere in relazione l’ultimo documento con un frammento di affresco
ASSi, Registri della Casa della Misericordia, n. 1426, 18 aprile 1326. Lisini 1927, p. 302. Inoltre Bagnoli 2009b, p. 443 nota 14. Bacci 1944, p. 47. Cfr. anche Lisini 1927, ibidem (ASSi, Concistoro, Polizze di pagamenti, ad annum 1335). 93 Cfr. Milanesi 1873, p. 46; Bacci 1944, pp. 46-47 (ASSi, Concistoro, n. c. 73, ad annum 1338). 94 Lazzareschi 1938, p. 140 nota 2; l’autore riferisce il documento, rogato da ser Francesco Salani, al 1344, in data 9 giugno; n. 128 s.. Concioni-Ferri-Ghilarducci 1994, p. 296, n. 68; qui la moglie viene nominata Nutina di Duccio di Rinaldo (ASLu, Notari, parte I, n. 128, c. 488). 91
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