Esercizi di comprensione 1.
Il ritratto del buon insegnante che si delinea dalle esortazioni di Quintiliano è in parte un modello che mantiene valore anche oggi. Elenca quali siano, secondo Quintiliano, le virtù richieste a un buon insegnante e rifletti, in particolare, su quelle che la pedagogia di oggi troverebbe più contestabili: ti sembra accettabile la coincidenza tra la figura del maestro e quella del padre o l’assenza totale di vizi come presupposto per un fecondo rapporto educativo?
Esercizi di morfo-sintassi 2. 3. 4.
Elenca i congiuntivi esortativi presenti nel testo. Elenca i gerundi e un gerundivo. Qual è la loro differenza? Il verbo faveo regge il caso....... Conosci un altro verbo che regge lo stesso caso?
NON SOLO LATINO A scuola con divertimento In latino la scuola era designata con le parole schola o ludus: la prima, di derivazione greca (scholé), indica il “tempo libero”, quello da dedicare allo studio, la seconda, di origine forse etrusca, il “gioco” o il “divertimento”. Il passaggio al significato di “luogo o occasione di apprendimento” si spiega facilmente: il tempo dello studio dovrebbe essere quello che realizza una propria aspirazione (studere significa “desiderare”) e, come argomenta lo stesso Quintiliano, anche il gioco è uno strumento di crescita culturale (I, 3, 8-12). Interessante è l’etimologia della parola magister da far risalire a magis, “più”, “colui che vale di più” da cui si genera anche magus, “mago” e magistratus,
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“magistrato”. Curiosamente il contrario di magister è la parola minister, costruita con minus, “meno”, “colui che vale meno”: il minister in latino era un servitore così come servitore dello stato e della collettività dovrebbe essere ogni “ministro”. Altri modi per indicare il maestro è praeceptor, “colui che dà precetti ed anticipa” (prae+capio, “metto davanti”) nel senso che insegna a prevenire le necessità. Queste parole suggeriscono piste di ricerca in campo pedagogico per mettere a confronto le idee di Quintiliano con quelle odierne: discuti in classe su alcune delle sue posizioni sulla base di alcuni articoli di giornale o di un film. Ti suggeriamo La melodie, un film di Rachid Hami del 2017.
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