ANTIBIOTICI CHEMIOTERAPICI
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Principi generali della terapia antibiotica Porre un’accurata diagnosi clinica; eseguire, quando è possibile, un antibiogramma; se non è stato eseguito un antibiogramma usare l’antibiotico che teoricamente è più efficace in quel tipo di infezioni; usare l’antibiotico a dosaggio pieno per lo meno per 5 gg prima di considerarlo inefficace; regolare la somministrazione in maniera da mantenere tassi ematici terapeutici costanti; accertarsi di eventuali precedenti allergici; ricorrere alla somministrazione solo quando c’è una specifica indicazione; prolungare la terapia oltre la scomparsa della sintomatologia clinica; l’associazione dei vitaminici è indicata negli anziani, nei bambini e nei pazienti in scadute condizioni generali nei quali uno stato di malnutrizione è associato alla patologia infettiva; in gravidanza vanno somministrati solo in caso di effettiva necessità e di solito è bene ricorrere alla Penicillina o alle Cefalosporine o all’Eritromicina. Associazioni antibiotiche: Sono giustificate solo se: Dimostrato sinergismo di azione in vivo; es endocardite da enterococco (Ampicillina + Gentamicina), brucellosi (Streptomicina + Tetracicline), sepsi da piocianeo (Gentamicina + Carbenicillina), dopo interventi ginecologici o chirurgici sul colon con pericolo di infezioni miste (Ampicillina + Clindamicina + Gentamicina). Allargamento dello spettro d’azione contro un agente microbico non determinato nel trattamento iniziale di forme gravi; es sepsi (Ampicillina + Gentamicina). Infezioni miste da germi patogeni che risultano sensibili a chemioterapici differenti. Diminuzione di tossicità di una sostanza per somministrazione aggiuntiva di una seconda che non comporti, però, una diminuzione dell’efficacia terapeutica. Avvertenza: non associare mai un antibiotico batteriostatico a uno battericida, il primo potrebbe impedire l’azione del secondo. Note per la prescrizione: www.aifa.gov.it/nota-55 www.aifa.gov.it/nota-56
Screening preoperatorio e decolonizzazione
L’identificazione di pazienti portatori nasali di S. aureus meticillinoresistente (MRSA) o meticillino-sensibile (MSSA) e la sua decolonizza‑ zione con Mupirocina intranasale, ha ridotto le infezioni al sito chirurgico. Tuttavia il suo utilizzo di routine può causare resistenze intraospedaliere (The Med. Letter 11; 2016). La prima dose di an‑ Tab 19.0.1 tibiotico dovrebbe essere somministrata entro 60 anti microbici minuti prima dell’incisione, in caso di Vancomicina o fluorochinoloni 60-120 minuti (The Med. Letter 11; 2016). La profilassi dovrebbe essere <24h, non esistono, infatti, dati a sostegno nell’attendere la chiusura della ferita o la rimozione dei drenaggi (The Med. Letter 11; 2016). La profilassi non è indi‑ http://com4pub.com/ cata in caso di cateterismo cardiaco, chirurgia delle qr/?id=1053 vene varicose, gran parte delle procedure plastiche,