47. Miscellanea gastrointestinale
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(Schiller, Current Therapy 2020). In alternativa al Cotrimoxazolo si potrà ricorrere alla Doxiciclina e all’Idrossiclorochina se non c’è interessamento del SNC. Pazienti con interessamento del SNC refrattario alla terapia antibiotica sono stati recentemente trattati con successo con l’Interferon μg. I cortisonici sono da riservare ai casi più gravi (interessamento del SNC, insufficienza surrenalica). Associare ferro, acido folico, calcio e magnesio, che possono avere un ridotto assorbimento.
9. COLON IRRITABILE Classificata come una Sindrome Somatica Funzionale (vedi cap 85 par 20) a) Riconoscere al paziente che si tratta di una vera malattia anche se la fisiopatologia non è nota. Rassicurare il paziente sulla benignità della malattia. Un buon rapporto medico-paziente è alla base di ogni Aspetti Clinici 47.9.1 successo al fine di evitare il “Doctor shopping”. Utile spesso un supporto psicologico. Aiutare il paziente a riconoscere i fattori scatenanti, tra cui anche certi farmaci e lo stress. Agopuntura, aloe vera e reflessologia non sono utili (Ford, BMJ 345, e5836; 2012). b) Dieta e stile di vita. Un’errata alimentazione è uno dei fattori principali della malattia. Diversi recenti stuJAMA http://com4pub.com/ di retrospettivi e prospettici hanno suggerito che una qr/?id=346 dieta povera di oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli è benefica (Halland, BMJ 350, h1622; 2015): utile quindi evitare i fritti, alcool, cioccolato, caffè, tè, alcuni soft drink/sodas e tabacco. In molti casi una dieta priva di lattosio, cereali o fibre insolubili può ridurre quasi completamente il quadro. Si consiglia una dieta con fibre (12 g/die), iniziando con piccole dosi e aumentando lentamente, anche se la sua efficacia è ancora da dimostrare pienamente (Ford, BMJ 345, e5836; 2012). L’attività fisica si è dimostrata in grado di ridurre la severità dei sintomi dell’intestino irritabile. c) Terapia farmacologica Da riservare a quel 30% che la terapia dietetica non risolve. Nessun farmaco si è mostrato sicuramente efficace (Velasco, Current Therapy 2017). Terapia della stipsi o della diarrea (vedi cap 40). Prodotti di erboristeria: sembrano presentare beneficio sulla sintomatologia (Halland, BMJ 350, h1622; 2015) come formulazioni a base di Iberogast, Padma Lax e Olio di menta piperita. Antispastici (vedi cap 4) utilizzati al bisogno per gli attacchi acuti di dolore addominale o prima dei pasti nei pazienti con sintomi postprandiali, come dolore, gas, gonfiore o urgenza fecale (The Med. Letter 23; 2016) (Velasco, Current Therapy 2017). Utilizzabili anche prodotti come l’olio di menta e l’Ispaghul (vedi prontuario erboristico). La loro efficacia è dubbia, comunque utili nelle forme in cui prevale il dolore. Simeticone e carbone attivo (vedi par 3), in caso di spiccato meteorismo e dolori addominali anche se l’efficacia non è provata. Somministrare 15 min dopo i pasti. Antiserotoninici: Ciproeptadina Periactin 2-3 cps/die. Può essere utile se prevale la diarrea. Antidepressivi triciclici sono di seconda scelta. Possono ridurre il dolore addominale e alterare il tempo di transito gastrointestinale. Sono in genere utilizzati quando i sintomi (in particolare il dolore addominale) sono di natura moderata o grave (The Med. Letter 23; 2016). L’Amitriptilina, 1075 mg/die, utile in caso di diarrea e la Sertralina in caso di stipsi (Velasco, Current Therapy 2017). Antagonisti dei recettori della Serotonina - Alosetron (non in commercio in Italia), antagonista dei recettori 3 del tratto gastrointestinale, alle dosi di 1 mg 2 volte/die, si è dimostrato utile nei casi nei