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I sali minerali, le vitamine e l’acqua
FAQ: Domande frequenti
Che cosa sono i sali minerali? I sali minerali sono micronutrienti essenziali inorganici, le cui fonti alimentari sono acqua, bevande, ortofrutticoli e sale da cucina. Sono indispensabili per il corretto svolgimento di tutte le funzioni vitali dell’organismo umano. In base al fabbisogno medio giornaliero sono suddivisi in macroelementi (sodio, potassio, cloro, calcio, magnesio, fosforo, zolfo) e microelementi (cobalto, cromo, ferro, fluoro, iodio, manganese, molibdeno, rame, selenio, silicio, vanadio, zinco, litio, nichel, arsenico, cadmio, piombo). Il fabbisogno medio giornaliero dei macroelementi, contenuti nell’organismo e negli alimenti in quantità nell’ordine dei grammi, è superiore a 100 mg, mentre quelli dei microlementi, contenuti nell’organismo e negli alimenti in quantità nell’ordine dei microgrammi o in tracce, è inferiore a 100 mg. Quali funzioni svolgono i sali minerali? I sali minerali non forniscono energia, ma svolgono funzione bioregolatrice e funzione plastica, in quanto sono componenti di molte proteine e intervengono nella formazione di sangue, ossa e denti. Il fabbisogno medio giornaliero varia in funzione delle caratteristiche del soggetto (età, sesso, patologie o condizioni fisiologiche particolari). Che cosa sono le vitamine e quale funzione svolgono? Le vitamine sono un gruppo eterogeneo di sostanze con caratteristiche chimiche diverse, accomunate dalla natura organica, dall’essenzialità nutrizionale, dalla presenza in piccolissime quantità negli alimenti e dal fabbisogno esiguo. Nell’organismo umano svolgono funzione bioregolatrice. In base alla solubilità sono distinte in vitamine idrosolubili (vitamina C e vitamine del complesso B) e vitamine liposolubili (vitamine A, D, E, K). Il fabbisogno giornaliero è dell’ordine dei milligrammi o dei microgrammi e può essere soddisfatto con un’alimentazione varia.
Che cos’è l’acqua e quali funzioni svolge? L’acqua (H2O) è una molecola polare, formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno uniti da legami covalenti di tipo polare. È il composto più diffuso in natura e il costituente inorganico più abbondante negli organismi viventi, per la cui sopravvivenza è necessaria. Nell’organismo umano l’acqua può trovarsi all’interno delle cellule (acqua intracellulare, 67% dell’acqua totale) o all’esterno delle cellule (acqua extracellulare, 33% dell’acqua totale). L’acqua è sia un alimento primario, sia un nutriente inorganico essenziale. Ha funzione bioregolatrice, di trasporto, di termoregolazione e alimentare. Che cosa sono il bilancio idrico e il fabbisogno idrico giornaliero? Il rapporto tra la quantità di acqua in entrata e quella in uscita costituisce il bilancio idrico. L’acqua in entrata è rappresentata dall’acqua esogena (che deriva dall’assunzione di acqua, bevande e alimenti) e dall’acqua endogena (o metabolica, che è prodotta dal metabolismo dei nutrienti energetici). Il fabbisogno idrico giornaliero è la quantità di acqua da assumere per mantenere costante il bilancio idrico, garantendo il riequilibrio delle perdite. In linea di massima, si considera sufficiente una quantità di acqua pari a 1,5-2 litri. Il bilancio idrico è regolato attraverso la sensazione di sete, che regola il consumo di liquidi e compare quando l’acqua circolante libera è esaurita, e la secrezione dell’ormone ADH che aumenta il riassorbimento di acqua. La disidratazione (cioè la riduzione progressiva dell’acqua corporea totale) dipende da apporti insufficienti e/o da perdite eccessive (sudorazione, diarrea importante, vomito ripetuto, aumento della frequenza respiratoria, assunzione di farmaci diuretici e lassativi, malattie renali, diabete). Anche l’iperidratazione può risultare dannosa.