P I C C O L I AU T O R I VA R I - 5 B D O N M I N Z O N I
La scomparsa di Noemi di Lely, Ice-cream, Pucix In una cittadina della Francia, avevano inaugurato un ospedale per la gente del posto che fino ad allora era andata nella città di Albertville in caso di necessità. L’ospedale era ampio e spazioso, c’erano due ali, una dove le finestre erano sempre chiuse e si diceva che alcuni medici facevano esperimenti e sperimentavano nuove medicine, la seconda ala ospitava i pazienti con gambe e braccia slogate o rotte. In una stanza, era ricoverata una bambina di 13 anni. Aveva i capelli ondulati e biondi, era alta 1 metro e 54 cm e aveva gli occhi verdi. La ragazza si chiamava Noemi Clanders e lei era lì sola per un motivo: un giorno era in macchina con suo padre che fece un incidente e lei si ruppe il braccio. Quel pomeriggio suo padre infuriato nero con la sua ex moglie cioè la mamma di Noemi; e durante la guida era partito agitato e dopo aver fatto una curva ad alta velocità; perse il controllo dell’auto e si schiantò contro un albero. Quel pomeriggio suo padre scappò e lasciò Noemi da sola in una macchina, ma per fortuna chiamò l’ambulanza. In ospedale Noemi stava tutto il giorno da sola; la mamma riusciva ad andarci poco perché era sempre a lavorare e così, non sapendo cosa fare, osservava tutto quello che accadeva intorno a lei. Noemi non sopportava l’idea che suo padre l’aveva lasciata da sola dopo l’incidente. Un giorno vide arrivare suo papà. Il volto era dispiaciuto ma furioso perché Noemi, prima dell’incidente, stava sempre con sua madre. Il papà inviava lettere di scuse, ma la ragazza non gli aveva mai risposto. Il padre, pentito, voleva farsi perdonare, ma Noemi non voleva incontrarlo e così per non farsi trovare entrò in una stanza dell’ospedale. 124