BRUTTE STORIE
Giallo di Iron Manzo Quella mattina, il signor Armando si alzò presto dal letto come ogni giorno lavorativo. Quella notte aveva dormito male, si era svegliato un paio di volte e ora aveva un mal di testa pulsante. Si preparò con giacca e cravatta si lavò i denti e si avviò verso il suo lavoro, fece la solita strada passando dal giardino del suo vicino, quando Armando si avvicinò notò che il motorino del signor Tagliuzza era parcheggiato sulla stradina di sassi. Armando si incuriosì perché Tagliuzza era sempre puntuale al lavoro e siccome è un muratore si deve svegliare una o due ore prima. Armando si avvicinò alla porta e notò che era solo socchiusa e la serratura era stata manomessa, la spinse e sbirciò dentro: era tutto buio. Accese la prima luce che trovò e guardò: il signor Tagliuzza doveva essere molto ricco se si era potuto permettere una cucina molto ampia e con ogni tipo di padelle cucchiai posate e aveva una grandissima tv sul mobile, Armando andò ancora avanti e ascoltò se Tagliuzza russava o se c’era qualche rumore, ascoltando bene sentì la voce di una signora che parlava: c’era la tv accesa, la signora che dava le notizie diceva:” A Firenze questa notte ha diluviato e si è allagata la città, per oggi è tutto per il tg3”. Armando accese la luce anche di quella stanza e quello che vide non se lo scorderà mai: sulla poltrona trovò Tagliuzza con gli occhi fissi sulla tv e con un pugnale conficcato al cuore. Armando svenne sui pezzi di vetro rotto. Quando si svegliò, Armando guardò l’orologio: erano le 14. Si alzò, si scrollò i vestiti prese il telefono e chiamò immediatamente la polizia, dopo un po’ di squilli la polizia rispose: “Sì pronto polizia, di cosa ha bisogno?” Armando, che intanto era uscito, rispose con la voce ancora scossa: “Ho trovato il mio vicino, il signor Tagliuzza morto con un pugnale al cuore”. 185