P I C C O L I AU T O R I VA R I - 5 C R A F FA E L L O S A N Z I O
Acqua rosso sangue di Vincent Ero in gita con la mia classe, ma sapevo che qualcosa di insolito sarebbe accaduto. Io mi chiamo Vincent, questo venerdì siamo partiti per il Lago di Garda, ci siamo preparati, abbiamo preso la nostra merenda e la maestra ci ha accompagnato sull’autobus. La maestra si chiama Lilia, è snella e molto simpatica, una maestra anche giovane. Mentre sull’autobus si parlava, si scherzava, si ballava e si cantava, la radio dell’autista parlò di un assassino evaso dalla prigione. Tutti restammo in silenzio e cominciammo a discuterne, ma la maestra, che sembrava terrorizzata, chiese di fare silenzio e così facemmo. Dopo qualche ora arrivammo in Veneto, dove ci aspettava una breve passeggiata piacevole per raggiungere la nostra destinazione: il Lago di Garda. Appena arrivati, c’era una guida ad attenderci che ci doveva dare delle informazioni in più sul posto e sul lago, però era sera quindi ci accompagnò al nostro hotel lasciandoci con l’avvertimento di stare attenti e tutti, molto confusi e sorpresi, ci andammo a sistemare nelle nostre camere. - Aiuto! Aiutoo!- gridò una voce femminile. Tutti, compreso l’autista, ci svegliammo di soprassalto e ci radunammo in cucina. Giovanni chiese chi potesse essere stato, ma nessuno lo sapeva. Perciò decidemmo di controllare tutte le camere, ma senza risultato. Eravamo impauriti, speravamo si trattasse di uno scherzo e tornammo nelle nostre camere. Io feci fatica ad addormentarmi, perché non facevo altro che pensare a quel grido, ma mi dissi che l’indomani si sarebbe risolto tutto. Pima di chiudere gli occhi sentii scricchiolare la porta e poi aprirsi lentamente. 70