BRUTTE STORIE
Strage in una famiglia di Ciaffax La famiglia Scott era molto ricca. Il papà era un dottore, era molto ricco e generoso. La mamma era un avvocato importante e tanti criminali la odiavano perché aveva fatto arrestare centinaia di criminali. Il figlio maggiore Mike usciva sempre con i suoi amici, non aveva un lavoro, gli piaceva la bella vita e non aveva un buon rapporto con i propri genitori. Il fratello piccolo Jack andava alle superiori, studiava molto e i genitori lo vedevano come il figlio perfetto, a scuola prendeva sempre ottimi voti, forse anche lui sarebbe diventato un chirurgo famoso e stimato come il padre. Spesso, però, sia il fratello che alcuni suoi compagni non sopportano questo suo essere “perfetto”. Una sera erano tutti riuniti per festeggiare la vigilia di natale, c’erano anche i nonni e cugini. I nonni erano sempre allegri ed erano molto felici di stare con la loro famiglia, avevano portato regali per tutti. I cugini erano come al solito indaffarati a parlare delle loro vicende, ma Robert, il figlio della zia Rose, sorella del padre, era un po’ taciturno, forse era solo un po’ di stanchezza. Tutto sembrava idilliaco, luci colorate, tavola imbandita e risate, ad un tratto però una sagoma nera apparve davanti alla tavola e sparò tutti i colpi del suo fucile e poi scappò. Sembravano tutti morti, ma ad un tratto si sollevò un uomo tutto ferito, era il signor Scott, che con tutte le sue ultime forze rimaste, riuscì a prendere il telefono e chiamare la polizia. Arrivò la polizia con l’ambulanza e scoprirono che gli unici sopravvissuti erano: Mike, la nonna e il signor Scott. D’urgenza vennero portati in ospedale. Dopo qualche giorno, quando le condizioni del signor Scott migliorarono, il commissario lo interrogò. Gli chiesero di raccontargli cosa era successo quella notte. 95