LA lLLU\fi~AZIO'iE DEL CA'\IPO DI BATTAGLI!\
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~i lio dell'ordine di S. Giovanni di Oerusalemme, che ebhe
~:cnsione di assistere a quelle esperienze, appoggia vivamente fimp 1 ~go deila luce elel!rica :>ul campo di bauaglia.
' Intorno agli esperimenti di Ginem1 aubinmo ma;?giori deta.agh. h i si è falla la ricerca di feriti col mezzo tli l O lanterne ordinarie e, per confronto, si è proceduto alla medesima ricerca col mezzo della luce elettrica fornila da apposita macrhioa presentata dalla casa Sauuer temonnier e C. di Parigi. li terreno era perfettamente piano. lH:ndo [alto collocare alcuni ferili dietro gli alberi si è rimsrt'alo che l'ombra proùotl.'l da questi o da ogni altro o-tacoh1 er.t abi.Jailtaoza intensa per impedire o!.!ni azione chi rurgica e anche per ostacolare la ricerca ùei feriti; ma lo spost:~m eolo del riflettore lumino-o poteva riparare a questCI inconveniente. ~elle prime esperienze col mezzo di lanterne si è constatato ~h e era molto difficile di scoprire i feriti, ma, una volta tro,'ali. le prim~ medicalure potevano essere applii:ate; solo il collocamento sulle barelle e sulle veutu·e, cosi come il traslo~o dalla barella all'umbulanza er~tno infiniramente meno rar1li che colla luce elettrica. '"ell'esperienza col mezzo deli'eleltricilà fu con,tatalo che ls lure era al>bastauza inten$8 da pel'meuere di aubra~ciare con un sol colpo d'occhio il campo delle ricerche in una lungheu.a di Ire o quattrocento metri e una larghezza di cin'luanta. Qui vi i ferii i ed i morli appal'irano lutti in una volta e il dtiarore e1':1 sufficteule per riconoscere i morti e determinare la identità. per e:-.aminare i ferili, .tppiJcare le medJrature e collocarli nelle ' ellure e nelle bar('lle. Sarebbe :.lato posstbde di eseguire delle operazioni ehit'ttl'giche urgenti.