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rntanto è> certo che circondan lo di rena le materie infette òa ,..jru" letaoico, ~i arrivera ad ollenere. per opera del pro-
ees"ù di putrefaz.ione, la distruzione dei bacilli del tetano, senza eh~ questi passino e permangano nelle parli circostanti; fJUindi l'interramento del cadaveri letanici solto la rena .~ certo un mezzo eccellente per renderh del lullo in· nocui, come ancbt- Farebbe un mezzo ottimo a questo fine quello di distrug~erli col fuoco. Ottemperando a 11uec:te indicazioni coi mezzi proposti o con aJtr•i migliori che possono risultare dA ulteriori ricerche, si potrà m avvenire limitare l'infezione del terreno pel bacillo del tetano, e provvedet·e coc:l in modo sicuro e scientifico alla profilassi di questa mala ttia.
Sulla ma.nlera di oomportar•l del vlrua teta.nloo nelle acque. - Ricerche sperimentali del dottore RoooLFO ScHW\RZ. (Arehioio per le seiett~e mediche, fascicolo del ~ trimestre, 1891). E noto che il virus telantco tro">a c:o,·enle nel terreno le condizi<1ni opportune per viver e a lungo: ma finora nes~uno ha potuto dimostrare se e~so viva e come si comporti nell'acqua. A questo mirò raulore colle presenti rtcerche sperimentali falle presso l'i!=:lilulo di palologia generale di nologna, dow• n ell'anno decor so fu anche isolato, allo s tato di non dubbia purezza, il bacillo del tetano. Da~li ec:;perimenti falli si può dedurre: 1" Che il viru1=1 tetanico trova nelle acque, qualunque sia la loro ~pecie, le condizioni oppor tune per la sua vitalità. 2• Che nelle acque non !'tlerilizzale subisce in primo tempo una progres<ti\·a altenuazione per il moltiolicarsi dei batlerii comuni, ma cbe presto ripiglia la sua virulenza toslocht• vien meno razione di quelli; ratto questo che non !'Ì verifica nelle ac•tue !'lerilìzzale, dove mantiene costantemente la virulenza. L'attenuazione poi avviene piu preslo o pilt tardi e dura un tempo maggiore o minore secondo che 1 saprofiti