948
RIVISTA
parato dietro la linea di combatlimeolo. L'abilità diego ed operatoria circa al trattamento delle ferite d'llrma da fu del ventre si acquista esercitandosi 8opre animali vivi. Le dimostrazioni falle sopra i cani e che servirono ad lustrare le tesi esposte dall'autore fecero vedere: 1o Che il gas insufftato si diffonde per tutto l'in senza incontrare ostacoli in qualsiasi parte. Il gfls dotto per l'ano trova libera uscita dalla bocca e può chiaramente dimostrato questo passaggio coll'accensione. 2° Da una ferita da taglio dell'intestino sfugge il introdotto per l'ano. 3° Da una ferita del ventre per arma da fuoco v v....,.,~ cala e lesione dell'intestino i1 gas idrogena introdotto per retto esce dalla ter1la delle pareti addominali e si»!"""""'''"' con certezza perchè si accende avvicinando alla ferita fiamma. L'insufflaziouc di gas idrogena come mezzo delle ferite intestinali benché abbia spesw col'risposto al scopo ha incontrato l'opposizione di alcuni pratici fra i quali il Bernay, il quale combatte la tesi di Senn seguenti motivi: 1o Nelle ferite d'arma da fuoco è più importante prima domat·e l'emorragia interna. La diagnosi diffe tra emorragia intraddominale e lesione del plesso sim dei visceri che quasi costantemente è causa di profondo Ehok non si può stabilire. L' insufflazione di gas natural mente non ci dà alcun criterio diagnostico di una interna.. 2• Coll'insufflazione vengono spinte nella cavit.a oPale delle particelle di feci cbe senza quell'operazione forse non uscirebbero dall'intestino. L'esperienza che si fa sopra cani digiuni non può paragonarsi alle condizioni m cui si trova ruomo quando viene ferito, poicbè il suo intestino non è preparato come quello degli animal1 di sperimento, nè dai purganti, né col digiuno. 3' Le dtfficoltà che tanto spesso ~i oppongono ulla reintroduzione degli intestini nel venll·e saranno aumentale dalla insuftlazione. Da ciò ne se~uirà una gran perdHa di tempo.