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LE STORIE DEL MURO DI BERLINO Essere una città edonista e alla moda è una gran bella cosa, ma quando si tratta di raccontare delle storie non c’è nulla che valga quanto la grande epoca delle spie e degli agenti segreti!
CHE VENNE 422 LADALSPIAFREDDO John Le Carré, 1963
wwQuesto è il romanzo del
Muro di Berlino e delle tensioni che ha cristallizzato tra l’Occidente e l’URSS. La sua ombra si allunga su un intrigo fatto di rivalità tra i servizi informativi britannici e quelli della Germania dell’Est, prima di diventare, in una notte bucata dai fari delle torrette di guardia, il teatro di un drammatico finale. Un romanzo di spionaggio rivoluzionario, i cui protagonisti sono corrotti dalla burocrazia e da un’ideologia incerta, e il cui eroe, Leamas, depresso e isolato, dubita della fondatezza degli interessi che egli stesso difende. John Le Carré, il cui vero nome ÌÌ
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è David Cornwell, nel 1961 era il primo segretario dell’ambasciata britannica a Bonn (allora capitale della Repubblica Federale Tedesca) e scoprì il Muro sbarcando a Berlino l’indomani mattina di quell’unica notte in cui era stato innalzato.
Oggi del Muro rimangono soltanto i tratti dell’East Side Gallery e di Bernauerstrasse, e alcuni segmenti sparsi qua e là come altrettanti monumenti-ricordo. Quanto alle piste di Tempelhof, l’aeroporto di Berlino Ovest dove atterra Leamas e che rese possibile il ponte aereo durante il blocco della città, è ormai un immenso campo da gioco molto apprezzato la domenica dalle famiglie sui pattini a rotelle e in bicicletta.
423 GOOD BYE, LENIN!
Wolfgang Becker, 2003,
Germania
yyLa madre di Alex cade in
coma subito prima della caduta del Muro di Berlino. Come evitare, al suo risveglio, lo shock della scomparsa della DDR, che risulterebbe fatale per questa donna dal cuore fragile e dalla fede comunista convinta? Alex e la sorella utilizzeranno tutta la loro astuzia per prolungare artificialmente quella che era la
vita quotidiana di Berlino Est, resa ormai obsoleta dalla riunificazione e dal liberalismo. Accompagnata dal pianoforte malinconico di Yann Tiersen, questa commedia agrodolce cavalcò con talento l’onda della nascente Ostalgie e conquistò moltissimi riconoscimenti. Nel film si susseguono scene ÌÌ
girate nei luoghi emblematici di Berlino Est – Unter den Linden, Karl Marx Allee, Alexanderplatz – che per l’occasione furono ripuliti da tutti i segni esteriori della riunificazione: una vera e propria ricostruzione storica, meno di quindici anni dopo la caduta del Muro! Il quartiere dove vivono i personaggi è Friedrichshain, ma oggi più che i proletari qui s’incontrano gli artisti, benché gli squatter siano sempre più rari a causa dell’azione congiunta della polizia e degli agenti immobiliari… Con un po’ di fortuna incrocerete Daniel Brühl, la rivelazione del film, seduto al tavolino di un caffè.