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QUANDO IL MEDITERRANEO BUCA LO SCHERMO Fin dall’antica Grecia il Mediterraneo non ha mai smesso d’ispirare gli artisti. La nascita del cinema ha proiettato sul grande schermo il bacino del Mediterraneo, sublime scrigno per film e intrighi di ogni genere. IN PIENO SOLE 458 DELITTO (ISCHIA, ITALIA) René Clément, 1960, Francia
yyEroe amorale e sociopatico di
cinque gialli di Patricia Highsmith, Tom Ripley naviga nelle acque torbide del Golfo di Napoli. Factotum di un ricco ereditiere che prova gusto a umiliarlo, Ripley approfitta di una crociera per ucciderlo e rubargli l’identità. Questo thriller estivo consolidò la carriera del terzetto di attori: Alain Delon è il truffatore dalla faccia d’angelo, Marie Laforêt una giovane ingenua e Maurice Ronet un cinico figlio di papà. Nel 1998 Anthony Minghella firmerà un nuovo adattamento del libro, con Matt Damon e Gwyneth Paltrow. Per rappresentare Mongibello, ÌÌ
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luogo fittizio di villeggiatura dei protagonisti del film, René Clément sceglie Ischia, al largo del Golfo di Napoli, e più precisamente il paese di Sant’Angelo. All’epoca qui s’incontravano dei mondani mantenuti appartenenti alla ‘café society’, casta di oziosi e privilegiati. Sant’Angelo richiama ancora oggi una schiera di modaioli che viene a godersi le belle spiagge, le terme e le immersioni subacquee.
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IL DISPREZZO (CAPRI, ITALIA)
Jean-Luc Godard, 1963, Francia/Italia
yy Durante le riprese a Roma di un film ispirato all’Odissea di Omero, uno sceneggiatore e sua moglie si lacerano a causa di un malinteso. La giovane donna crede che il marito sia complice con il produttore che la corteggia. Jean-Luc Godard adatta molto liberamente un romanzo di Alberto Moravia e impiega tutto il suo genio per mettere in opera la teoria del suo mentore André Bazin, citata in esergo del film, secondo la quale il cinema “sostituisce al nostro sguardo un mondo che si accorda ai nostri desideri“. Il lirismo incandescente della musica di Georges Delerue, la sontuosa tavolozza di colori accesi, la partecipazione del regista Fritz Lang come guest star, e ovviamente il prologo amoroso tra Michel Piccoli e Brigitte Bardot, sono entrati nella leggenda. Insomma, Godard al suo apogeo. Il disprezzo ha reso famosa la villa di Capri di proprietà ÌÌ dello scrittore Curzio Malaparte, un parallelepipedo rosso sospeso su una scogliera, con una scalinata piramidale. Costruita nel 1937, è stata visitata da tutti gli architetti moderni. Non è tuttavia di facile accesso: bisogna infatti calcolare tre quarti d’ora di cammino partendo dalla funicolare di Marina Grande. È raggiungibile in barca, se non c’è il mare grosso, salendo una scala di 99 gradini scavati nella roccia.